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Fernando Palazzi – Arcevia 1884 Milano 1962

Il dizionario Palazzi-Folena e l'evoluzione della lingua italiana


Nell’ambito di “Leggere il ‘900”, l’iniziativa della provincia di Ancona che celebra le figure più rappresentative del Novecento marchigiano, il comune di Arcevia ha organizzato un convegno dedicato ad uno dei suoi figli più illustri, Fernando Palazzi, il grande intellettuale nato ad Arcevia nel 1884 e morto a Milano nel 1962. Il convegno, dal titolo “Fernando Palazzi. Il Dizionario Palazzi-Folena e l’evoluzione della lingua italiana”, si terrà domenica 21 marzo nel teatro Misa di Arcevia, a partire dalle ore 9.30.Critico letterario del Corriere della Sera e del Resto del Carlino, oltre a numerose pubblicazioni di divulgazione culturale e a testi scolastici, il Palazzi scrisse il romanzo “La Storia amorosa di Rosetta e del cavalier di Nérac” che gli valse il Premio Mondadori nel 1931. Ma la sua fama resta legata al celebre “Novissimo dizionario della lingua italiana” uscito nel 1939 che ancora oggi, aggiornato dal linguista Gianfranco Folena nel 1992, è considerato uno dei migliori vocabolari italiani.Il convegno servirà proprio ad approfondire la figura del Palazzi linguista attraverso l’evoluzione della lingua italiana e la revisione del suo vocabolario effettuata negli anni ‘90. Saranno presenti alcuni dei maggiori linguisti e studiosi della lingua italiani come Carla Marello, docente ordinario dell’Università di Torino, che affronterà il tema “Palazzi, un lessicografo di genio”, e Luca Serianni, docente ordinario dell’Università di Roma “La Sapienza”, la cui relazione è mirata alla conoscenza di Gianfranco Folena, colui che aggiornò prima di morire il celebre vocabolario di Fernando Palazzi.Ci saranno inoltre l’on. Pietro Folena, figlio dell’illustre linguista, che affronterà il tema del rapporto tra parole e politica, il prof. Franco Battistelli, che ci parlerà dei rapporti di Palazzi con gli intellettuali fanesi, e i familiari del grande intellettuale arceviese, oggi residenti a Milano.Un’occasione unica per riscoprire uno dei tanti marchigiani che hanno dato lustro all’Italia con la loro opera e il loro esempio morale.
Per informazioni contattare la segreteria organizzativa (0731 984537; eidosarcevia@libero.it).

Pubblicato Giovedì 18 marzo, 2004 
alle ore 9:27
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