Un grande "Centro commerciale a cielo aperto" è la, proposta avanzata dalla Cna per rilanciare l’economia del centro storico, che può riprendersi dalla crisi dando vita anche all’ipotesi di attivare una carta con sconti per chi acquista nel circuito di negozi del centro. Potrebbe essere questa la medicina per curare i mali del commercio, discussi ieri nel corso del dibattito "Senigallia, al Centro i cittadini".Il dibattito organizzato dalla Cna per fare il punto sulla situazione, individuare delle soluzioni e commentare il piano particolareggiato redatto dall’architetto Pierluigi Cervellati. "Vaglieremo attentamente l’ipotesi di attivare una card – ha spiegato Luigi Rebecchini, assessore alle Attività economiche -, che consenta alle imprese commerciali ed artigiane del centro di condividere un sistema di convenzioni rivolto ai consumatori. In pratica si accumulerebbero, acquistando nel centro, dei bonus sconti". Per ripartire alla grande uno sguardo va rivolto anche alla concorrenza."Oggi i centri commerciali si presentano con un livello qualitativo sempre più alto -ha spiegato Marzio Sorrentino, segretario Cna Senigallia – offrendo soluzioni architettoniche che agiscono non solo sul lato estetico ma anche sul confort, curando l’allestimento e l’arredo interno, offrendo un micro clima costante durante tutto l’anno". Atmosfera accogliente e prezzi concorrenziali non sono gli unici punti di forza della grande distribuzione."Domandiamoci con quale facilità sono raggiungibili – ha aggiunto Sorrentino -. Quasi sempre si trovano a ridosso di grandi vie di collegamento o uscite autostradali, con ampi parcheggi gratuiti. E’ chiaro che su questo piano l’offerta è imbattibile". Il centro storico sotto il profilo della mobilità appare poco accessibile, necessiterebbe infatti di una riorganizzazione della viabilità interna, del potenziamento delle aree di sosta e di un efficace trasporto pubblico.Anche l’arredo urbano gioca un ruolo decisivo e in questa analisi complessiva un po’ di autocritica devono farla gli stessi commercianti, puntando su una nuova strategia imprenditoriale.Anche gli orari andrebbero ritoccati perché troppo rigidi rispetto ai ritmi di oggi, concetto che i centri commerciali hanno considerato da tempo impostando l’orario continuato fino al le 21.Il piano Cervellati potrebbe risvegliare l’anima del commercio, deve però essere adattato alla realta’ senigalliese rispettandone l’identità e la peculiarità del suo centro storico, aspetto quest’ultimo sottolineato anche dall’architetto Curzi, che ben conosce la situazione locale. Importante è inoltre non isolare l’area compresa nella cinta muraria, che rappresenta solo una porzione del centro storico, perché per mantenere in vita il cuore della città è indispensabile collegarlo con il resto di Senigallia."Questo piano ha senso nella misura in cui riesce ad andare oltre il tema della sola riqualificazione urbanistica – ha aggiunto Sorrentino -. Il programma di intervento deve andare oltre la "città murata", con il quale lanciare una sfida tesa e ridisegnare il volto della città e a dare impulso allo sviluppo economico". Devono trovare spazio anche le botteghe artigiane, come suggerito da Cna.com, dove tramandare i mestieri. L’amministrazione ha già puntato sull’artigianato costituendo una vetrina permanente; ed è proprio la riscoperta di luoghi vissuti e ricchi di tradizione la risposta al mondo artificiale costruito intorno alla grande distribuzione."In un’epoca nella quale la globalizzazione comincia a mostrare i suoi effetti negativi ha spiegato l’assessore -, di omogeneizzazione e di confusione tra contesti diversi, è sempre più forte la necessità di ancorare ogni realtà alla propria identità".
di Sabrina Marinelli