Vandali in azione, per la seconda notte, ai giardini Catalani. Scene da apocalisse quelle che si sono viste all’indomani mattina di una specie di uragano abbattutosi nell’area verde in cima al corso. Presumibilmente un gruppo di ragazzi molto giovani e molto selvaggi ha scatenato la sua ira sulle giostre dei giardini Catalani durante la notte tra lunedì e ieri, giorno di vacanza per gli studenti. E non è il primo fatto di vandalismo accaduto: domenica scorsa la stessa visione brutale ha sconvolto i negozianti che hanno la loro attività nei pressi dei giardini. "Hanno rotto di tutto, sembrava fosse passato un tornado – svelano preoccupati per i danni subiti, oltre che per quelli futuri, gli esercenti -. Hanno distrutto la rete metallica che circonda le giostrine, sono entrati scavalcando e hanno fatto letteralmente a pezzi una moto da gioco. Poi hanno divelto un bancale della frutta di metallo e lo hanno usato come una spranga, brandendolo contro qualsiasi cosa capitasse sotto mano. Noi continuiamo a mettere le toppe ai danni, a comprare nuove strutture, ma se nessuno li ferma non possiamo andare avanti.Un espositore della frutta appena acquistato è stato rotto, ora anche la copertura di ferro del motore dei refrigeratore. Non sappiamo più ché fare per tutelare i nostri negozi e i chioschi. Non possiamo neanche farli nuovi, perché il rischio è quello di vederli distrutti non appena installati. Vorremmo più controlli della polizia, soprattutto il sabato notte, ma soprattutto vorremmo che le luci dei giardini rimanessero sempre accese, per disincentivare tali atti di vandalismo fini a se stessi".Perché in effetti questi teppisti non vogliono rubare niente. Solo devastare. Nel 1991 i commercianti della zona erano riusciti, dopo battaglie e proteste, a rendere i giardini Catalani presentabili, a scacciare drogati e malviventi che vedevano nella zona una specie di "bagno pubblico". Siringhe, escrementi, sporcizia: tutto questo era ormai un brutto ricordo per loro, grazie alla decisione di mantenere stabili le giostrine per i bambini e all’installazione di fari e lampioni. Le sere d’estate la zona è molto frequentata da bambini e genitori, senza alcun timore.Ora la paura ritorna e questo non va proprio giù a chi ha lottato per migliorare la situazione cittadina."Sarebbe il caso di non spegnere la metà delle luci – continuano i commercianti – a mezzanotte e mezza perché questi vandali agiscono sempre più tardi, nell’ombra".
di Chiara Michelon