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Discariche fuorilegge, regno dell’incivilta’

Lavatrici, materassi e televisori abbandonati nei fossi e accanto ai cassonetti di periferia

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Albergo Bice standard

Il malcostume di sbarazzarsi di un elettrodomestico, non più funzionante, o di un vecchio materasso continua a manifestarsi in alcune zone della città. Presi di mira soprattutto i fossi ben nascosti lontano dalla strada e i cassonetti di periferia dietro ai quali viene accatastato di tutto. Il rifiuto ingombrante solitamente viene trasportato di notte, lontano da sguardi indiscreti, e poi abbandonato sul ciglio della strada o in mezzo al verde. C’è anche chi sceglie la via più rapida.Come quella di lasciare la lavatrice, il televisore o altro ancora vicino al cassonetto sotto casa, ma il più delle volte la gente ricorre a zone isolate che sono diventate delle discariche abusive a cielo aperto.Le più prese di mira sono via Mattei, la Bruciata, la panoramica della Gabella ed il ponte sull’autostrada, zone abitudinarie già localizzate dal Comune, che provvede ogni volta a proprie spese a rimuovere le cataste di immondizia che di certo non costituiscono un belvedere.Invece quando la spazzatura viene trovata all’interno di una proprietà privata è lo stesso proprietario a doverla rimuovere, anche se è stata lasciata da altri. E dire che esiste un servizio gratuito che prevede la raccolta dello scarto ingombrante direttamente nella casa del cittadino, che deve limitarsi a fare una telefonata. E’ sufficiente infatti comporre lo 071-63990 e accordarsi con un operatore oppure lasciare un messaggio in segreteria.Se esiste questo servizio allora perché la gente continua a rischiare di pagare circa 200 euro, nel caso venisse colta sul fatto, piuttosto che farsi portare via il materiale di scarto gratuitamente? "Noi programmiamo dei percorsi all’interno dei quali inseriamo le nuove richieste – spiega Simonetti del Servizio Verde Ambiente -. Può capitare che non è possibile arrivare il giorno stesso ma quello successivo, però non tutti vogliono aspettare e c’è chi si mette in testa di liberarsene subito e provvede da solo". Può esserci anche poca informazione, sta di fatto che il dover rimuovere i rifiuti sparsi per la città è un costo per l’ amministrazione, che potrebbe utilizzare questi fondi in altri modi se tutti mostrassero un comportamento più civile.Chi invece pensa, lasciando l’elettrodomestico o quant’altro vicino al bidone della spazzatura, che chi gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti provveda a portarlo via sbaglia. "I camion perla raccolta – aggiunge Simonetti – hanno un dispositivo per compattare i rifiuti, e non è possibile introdurre pezzi ingombranti perché rischierebbero di rovinare il meccanismo, inoltre gli operatori non sono tenuti a portare via ciò che sta al di fuori dei contenitori". Questo spiega perché a volte una lavatrice può sostare anche diversi giorni in un’isola ecologica. Ma c’è un’altra regola da seguire: è importante infatti evitare di introdurre elementi sfusi all’interno dei cassonetti."I contenitori vengono lavati con un meccanismo automatico e se al loro interno ci sono rifiuti sfusi, rimangono attaccati alle pareti – conclude Simonetti -,quando ciò avviene si genera un cattivo odore che può arrivare fino alle abitazioni. I residenti ci segnalano il problema e noi provvediamo a sostituire i cassonetti".Ma che fine fanno quelli rimossi? Vengono sottoposti ad un procedimento di raschiatura, per eliminare gli scarti che con il lavaggio non sono andati via, intervento che richiede costi aggiuntivi. Gli operatori del Verde Ambiente rilevano un aumento del problema soprattutto nel periodo estivo quando, nei cassonetti in prossimità dei ristoranti, la spazzatura proveniente dalle cucine viene spesso gettata senza l’apposito sacco. I responsabili di Verde Ambiente sperano che la maggiore conoscenza del funzionamento del servizio serva ad educare i cittadini nel rispetto del territorio.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Martedì 17 febbraio, 2004 
alle ore 10:53
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