Amianto Al Vallone
Scoperta discarica abusiva
Scoperta una nuova discarica abusiva di cemento-amianto. A denunciare la presenza di un cumulo di eternit sotto il ponte sul Misa nei pressi del campo sportivo di Vallone è il capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale Luciano Montesi."Già altre volte – dice Montesi – ho segnalato al servizio Verde ambiente del Comune di Senigallia la presenza di rifiuti contenenti amianto nei pressi del fiume, ma stavolta credo sia necessario anche l’intervento della squadra edilizia dei vigili urbani per tentare di risalire ai responsabili di questo illecito". Com’è noto le polveri d’amianto sono cancerogene ed il problema dello smaltimento dei rifiuti in eternit (il cemento ottenuto dall’amianto ed usato in passato nell’edilizia) è un tasto dolente per l’ambiente senigalliese visto che nei decenni scorsi proprio a Senigallia sorgeva una delle più grandi industrie produttrici di cemento-amianto: la Sacelit. E’ di pochi mesi fa la denuncia di Cgil-Cisl e Uil sui casi di tumore ai polmoni che hanno colpito tantissimi ex operai dell’azienda.Esiste poi il problema dello smaltimento dei residui delle vecchie costruzioni in eternit.Un’operazione molto costosa che evidentemente qualcuno cerca di aggirare gettando i rifiuti nelle campagne o nei pressi del fiume Misa.In particolare, la zona dove ieri è stata individuata la discarica abusiva è un’area naturalistica importante nel territorio senigalliese, interessata peraltro dall’iniziativa " Per Corsi d’acqua" per la riscoperta delle bellezze naturali delle aree fluviali. Altre discariche simili erano venute alla luce in passato in diverse zone della campagna senigalliese. Alcune persone, sorprese a scaricare eternit in zone isolate, hanno anche subito pesanti sanzioni pecuniarie."A questo punto – continua Montesi – è assolutamente necessario chiudere con robuste sbarre gli accessi al fiume per auto e mezzi di trasporto pesanti che non si rechino sul posto per la manutenzione del corso d’acqua. Rimane poi il problema dello smaltimento dell’eternit che, nelle condizioni attuali, è molto costoso ed è possibile solo con l’intervento di ditte specializzate e con procedure in sicurezza. Sarebbe opportuno- conclude Montesi – individuare modalità di smaltimento che siano sicure e controllate dagli enti preposti".
di M. Ben.
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