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“Mio figlio e’ malato e non posso curarlo”

Il dramma di una ragazza madre che sopravvive grazie alla Caritas

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Questa è la storia di una ragazza madre, Sara, e dei suoi due figli piccolissimi.E’ una delle venti storie quotidiane che passano attraverso la Caritas in cerca di un pasto caldo e di una sistemazione temporanea per non cedere alla disperazione.Sara è una ragazza che non si perde d’animo facilmente, che ha sempre lottato per sopravvivere, ma la malattia del suo primogenito l’ha gettata nella disperazione.Non può lavorare, perchè non sa a chi affidare i propri figli e non lavorando, si sa: non si mangia.Il lavoro svolto dal centro di solidarietà è molto efficace ma, essendo i casi numerosi non è facile gestire l’emergenza.Dalla Caritas arriva dunque l’appello per Sara: il nome è di fantasia, ma la sua storia è facilmente riscontrabile attraverso i responsabili del centro senigalliese.Sara non e’ italiana.E’ arrivata a Senigallia piena di speranza, ma si è arenata contro un muro di diffidenza: tutte le sue aspettative sono state disattese, sia per la difficoltà ad integrarsi nel tessuto sociale sia per le poche opportunità di lavoro che le si sono presentate.Sara vive qui da qualche anno e con lei ci sono pure i suoi due stupendi bambini che a stento riesce a sfamare. Finora si è sempre arrangiata con lavoretti occasionali, soprattutto come collaboratrice domestica, ma da alcuni mesi, da quando è nata la sua bambina, ha smesso di lavorare per stare insieme ai suoi figli.La neonata solo nel mese di maggio potrà entrare nell’asilo nido, e in seguito la madrevorrebbe tornare a lavorare ma fino ad allora la sua situazione è davvero precaria.A renderla ancora più pesante e drammatica è la salute del suo bambino, gravemente malato.Sara e i suoi piccoli necessitano con urgenza di un aiuto economico, che servirà loro per sopravvivere e per acquistare farmaci e quant’altro servirà per curare il suo bambino.Precario è anche il suo alloggio, il vero dramma per chi vive di stenti.Il problema degli affitti è stato più volte sollevato in varie circostanze e, come tutti ben sanno, non è cosa facile trovare un appartamento per l’intero anno ad un prezzo accessibile. Chi però si trovasse in possesso di una casa da poter prestare a questa donna disperata, magari anche per un periodo limitato, può rivolgersi direttamente alla Caritas Diocesana (071-7925563), recapito utili per chiunque desideri aiutare in altri modi la giovane mamma e suoi bimbi.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Mercoledì 28 gennaio, 2004 
alle ore 11:17
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