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Ucciso da un pirata della strada

Nazareno Falappa falciato sulla statale

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Due fari all’alba, ancora buia e gelida. Forse un’auto, forse un camion. Non si sa. Ma è scattata ieri mattina la caccia al pirata della strada che poco prima delle 6 ha travolto e ucciso Nazareno Falappa, un pensionato di 77 anni ospite della casa di riposo Villa Serena alla Cesanella.L’ anziano, originario di Filottrano, è stato falciato all’improvviso, mentre attraversava la Statale Adriatica per raggiungere il bar nei pressi di Villa Torlonia. Nazareno Falappa è stato preso in pieno, scaraventato violentemente ai bordi della strada: è morto sul colpo. Il suo corpo straziato nell’impatto con il mezzo è rimasto a terra fino a quando non è stato notato da un passante, che ha dato subito l’allarme chiamando ambulanza e carabinieri.Purtroppo però per il pensionato tutti i soccorsi si sono rivelati inutili: nelle prossime ore probabilmente l’ autorità giudiziaria deciderà se effettuare l’autopsia sul cadavere dell’ uomo, per cercare di stabilire l’ ora dell’incidente e della morte.Qualsiasi traccia a disposizione degli inquirenti potrebbe infatti rivelarsi utile per rintracciare il pirata della strada che l’ha ucciso e che ha proseguito la sua corsa senza fermarsi a soccorrere il poveretto. I militari dell’arma dovranno anche risalire al tipo di mezzo che ha investito Nazareno Falappa: non è escluso infatti che il settantasettenne potrebbe essere stato preso in pieno da un camion il cui conducente non si è accorto dell’ avvenuta tragedia.Un’ipotesi quasi inverosimile, ma tutte le piste saranno battute per risalire all’identità dell’autista responsabile della tragedia di ieri mattina.Intanto a Villa Torlonia alla Cesanella i residenti sono sempre più preoccupati per la pericolosità della Statale e per l’alta velocità con cui viene attraversata in barba ai limiti e ai divieti. Un problema molto sentito in questa parte della città e che puntualmente paga il prezzo di queste negligenze. La scorsa estate sul lungomare Mameli un gruppo di ragazzi è stato investito da una macchina che sfrecciava verso Cesano: un giovane papà è morto, gli altri amici sono finiti all’ospedale con gravi ferite e un forte choc. L’ alta velocità è praticamente sempre alla base di queste tragedie, auto come proiettili magari di ritorno da una serata in discoteca o in qualche locale, magari al volante dopo avere alzato un po’ troppo il gomito.Nonostante i controlli sempre più frequenti da parte delle forze dell’ordine Senigallia fa ancora i conti con una realtà drammatica a cui bisogna porre rimedio.
di M.Teresa Bianciardi

Pubblicato Lunedì 12 gennaio, 2004 
alle ore 11:11
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