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Il ponte sul Misa apre davvero.

Decisa la data per i primi di dicembre. Intanto ieri pomeriggio prove generali.

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Sono stati infatti accesi i lampioni ai lati delle carreggiate del cavalcavia.I tecnici hanno messo a punto gli ultimi dettagli della struttura che il Comune ha voluto intitolare alla memoria dell’ex sindaco Alberto Zavatti. ‘ "Abbiamo consegnato i lavori martedì scorso" conferma il direttore dell’Edra costruzioni Sandro Barbadoro. Domani sindaco, assessori e comandante della polizia municipale ufficializzeranno l’apertura. "I risultati dei lavori in via Giordano Bruno sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.Da almeno quattro mesi il traffico si svolge in maniera’ regolare; non ci sono code oltre i limiti di accettabilità; non si sono verificati incidenti; i ciclisti non vengono investiti dalle automobili, né tanto meno dai Tir come certi allarmismi lanciati lascerebbero supporre".E’ Lanfranco Castelli, l’ingegnere progettista degli interventi viari sul primo tratto dell’ Arceviese, a scendere in campo dopo le critiche e le polemiche degli ultimi tempi, culminate anche con un esposto al Prefetto. "Gli obiettivi raggiunti vanno al di là del generale miglioramento qualitativo del traffico" dice l’ingegnere "Sono il collegamento tra l’Arceviese e viale IV Novembre con un asse viario adeguato alla viabilità; poi le intersezioni con il casello autostradale, con il centro commerciale ed il quartiere di Borgo Molino; i collegamenti con via D’Aquino via Petrarca, la compatibilita’ con le attività e le abitazioni esistenti e l’eliminazione dei semafori".In base a queste indicazioni il progetto prevede una strada a doppio senso di marcia, ognuno con due corsie di larghezza variabile dai 3 ai 3 metri e mezzo.Solo le rampe hanno larghezza inferiore."Le dimensioni sono coerenti con quelle delle strade che collegano via Giordano Bruno, principalmente viale IV Novembre e Arceviese" chiarisce l’ingegnere."Alla luce di ciò il dimensionamento della nuova sede stradale appare addirittura eccessivo è sarebbe stato di sicuro pericoloso se non fossero state previste le due rotatorie (una a forma ellittica davanti all’uscita autostradale e l’altra all’incrocio convia Vico), con funzione anche di obbligare a moderare la velocità, inferiore ai 50 chilometri orari.Il progetto esecutivo è stato sottoposto alla verifica tecnica della società Autostrade e dell’Anas".Gli apparati tecnici hanno determinato in 13 metri il raggio minimo di curvatura della rotatoria più grande; hanno imposto là già citata larghezza delle corsie; hanno ridisegnato le rampe di raccordo tra la bretella di uscita del casello autostradale e la rotatoria, definendo inoltre l’impianto di illuminazione.La messa a punto del progetto è passata quindi attraverso numerose verifiche tecniche, tutte autorevoli e competenti"."Le piste ciclabili sono state rimandate per problemi di finanziamento ad una fase sucessiva.Queste sono tuttavia realizzabili secondo percorsi già studiati.Appare quindi incomprensibili le affermazioni di presunta pericolosità in riferimento a piste pedonal-ciclabili che non esistono"."Esistono invece i marciapiedi con pavimentazione idonea, le fioriere che hanno le scopo di abbellire la strada e di allontanare il pedone dalla strada trafficata.E’ stata regolarizzata la fermata degli autobus prevedendo piazzole di sosta attrezzate, fuori dalle corsie stradali, collegate da attraversamenti pedonali segnalati come richiede il codice della strada".
di Sandro Galli

Pubblicato Venerdì 28 novembre, 2003 
alle ore 11:35
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