La viabilità di via Giordano Bruno è stata passata al setaccio dalla Motorizzazione Civile. Ieri mattina un ingegnere dell’Ente che ha competenza su tutti gli automezzi che circolano sulle nostre strade ha eseguito, su richiesta del Prefetto di Ancona, un’ispezione sull’assetto viario del primo tratto di arceviese.Il tecnico era accompagnato dal titolare dell’Autoscuola Landi di Senigallia.La richiesta della Prefettura alla Motorizzazione Civile giunge dopo un prima ispezione eseguita dallo stesso organo non più di due settimane fa.La relazione redatta dagli inviati del Prefetto Maninchedda sarà dunque corredata da un documento tecnico.Per gran parte della mattinata di ieri l’ingegnere della Motorizzazione ha eseguito misurazioni e indagini verbali, interrogando cioè le persone residenti in zona, per avere un quadro preciso della situazione.Il nuovo assetto viario di Via Giordano Bruno è costituito da due grandi rotatorie, di cui una ellittica, e aiuole spartitraffico.Naturalmente il contenuto della relazione rimane a stretto appannaggio della Prefettura che, una volta unita al documento redatto all’inizio del mese, trarrà le dovute conclusioni.Tra i primi elementi oggetto di controllo la segnaletica, verticale e orizzontale, che a oggi sarebbe ancora provvisoria considerando che con l’apertura del nuovo ponte, quello che per intenderci avrà il nome dell’ex sindaco Zavatti, qualche ulteriore modifica verrà certamente apportata.E proprio dal nuovo ponte il tecnico della Motorizzazione ha visionato dall’alto l’assetto viario così come è oggi.Non è da escludere che con l’apertura al traffico dell’attraversamento del fiume Misa dallo stradone occorrerà una nuova ispezione fondata, questa volta, sul quadro definitivo. Una volta ammirato il "panorama" il controllo è proseguito, sempre a piedi, in direzione Arcevia.La prima misurazione è stata eseguita nel punto in cui è stato collocato uno spartitraffico, parallelo alla rotatoria più grande, che avrebbe la funzione di proteggere i pedoni che si apprestano a prendere l’autobus. Ma oggetto di maggiore attenzione sarebbe stata la seconda rotatoria, quella circolare e più piccola rispetto alla prima.In quel punto, oltre alla stessa "aiuola" e stata anche misurata la larghezza della sede stradale che, stando alle prime indiscrezioni, rientrerebbe di poco nei limiti consentiti. Il tecnico avrebbe anche osservato da vicino l’andamento del traffico viario individuando qualche difficoltà per i mezzi pesanti che andrebbero a toccare in maniera decisa il cordolo.La rotatoria si trova all’altezza di via Vico e non sarebbe agevole per i residenti di quella strada. Dall’alta parte si trova il più che noto distributore di benzina. Non sarebbe passato inosservato il fatto che uno dei due accessi all’area che ospita le pompe e il ristorante è chiusa. Sbarramento che sarebbe avvenuto sulla base di una norma del Codice della Strada che non consentirebbe la presenza di un passo carraio in corrispondenza di una rotatoria. La conseguenza è stata l’avvio di un contenzioso con il comune da parte della proprietà del distributore. A oggi il distributore avrebbe una sola via di accesso che contemporaneamente costituisce l’entrata e l’uscita dall’area. Non poche sarebbero le difficoltà per le automobili ed in particolar modo per i grossi camion che per uscire dalla piazzola ed immettersi nella viabilità corretta sono costretti a fare manovre complesse. L’esito del ricorso si saprà nei prossimi giorni.Insomma per la viabilità di via Giordano Bruno sembra non esserci pace. Sin dagli inizi del cantiere non sono state poche le proteste di passanti e residenti in zona che per tornare alle proprie case dovevano aggirare numerosi ostacoli. Critiche anche da pedoni e ciclisti che non si sentirebbero affatto al sicuro.
di Marcello Pagliari