Inferno in famiglia
Padre autoritario accusato di maltrattamenti.
Un incredibile e tremendo scenario di minacce e maltrattamenti tra le mura domestiche quello rievocato ieri davanti al giudice unico, Vincenzo Capezza. Sotto accusa è il 55enne senigalliese F. D. A., secondo l’imputazione e la denuncia dei familiari autentico «padre padrone», protagonista di una penosa serie di violenze ed angherie. Ieri le deposizioni della moglie e di due dei suoi tre figli – il terzo si trova attualmente all’estero – sono state più volte interrotte. I testimoni diretti di quanto sarebbe avvenuto nell’abitazione di famiglia, sono stati colti da crisi di pianto e comprensibili momenti di difficoltà a parlare. Ne è comunque uscito un quadro inquietante, con moglie e figli costretti a vivere in un clima di terrore, tra botte, minacce e cartelli nei quali il padre avrebbe scritto ‘la legge sono io’. L’episodio culminante sarebbe avvenuto nel dicembre 2001 quando la moglie ed i tre figli di F. D. A. trovarono rifugio in una camera da letto, minacciati dal padre con un mattarello. A turno, sarebbero usciti approfittando del fatto che il genitore stava dormendo. Fino a che ai primi di gennaio 2002 i congiunti decisero di lasciare la casa, dopo che la moglie (che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Corrado Canafoglia) e la figlia sarebbero state di nuovo bastonate. Ma l’incubo non sarebbe finito, perché l’uomo avrebbe iniziato a seguire moglie e figli, minacciandoli, maltrattandoli ancora e danneggiando le loro auto. L’imputato, difeso dall’avvocato Luca Pancotti, si è giustificato dicendo che era sua intenzione mettere ordine in famiglia. La causa è stata rinviata al 21 ottobre per acquisire le deposizioni di altri testimoni ed ultimare l’esame dell’imputato.
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