Droga e alcool, ‘debutto’ sempre più precoce
Indagine dell'Unità di strada. Stupefacenti utilizzati
II fenomeno della tossicodipendenza a Senigallia e nel suo entroterra esiste ma non è più visibile come qualche anno fa. È uno dei tanti fattori indicativi del fenomeno che emerge da un’indagine eseguita dall’equipe dell’Unità di strada di Senigallia nell’ambito del progetto “Sulla strada”, realizzato grazie al Fondo regionale 309/90 per la lotta alla droga. Un lavoro che, frutto dell’attività Biennale di tre “operatori di strada”, attraverso questionari, interviste e contatti con i giovani fotografa una realtà precisa e a tratti inedita. A cominciare dalla scomparsa della figura del “tossico” presente nelle piazze o nei luoghi consueti di ritrovo. Chi oggi è vittima della dipendenza della droga è sempre meno visibile e sempre più inserito in un contesto sociale e familiare di apparente normalità. Anche la fascia di età si è abbassata. A Senigallia, infatti, i giovani iniziano a sperimentare l’uso di droghe, anche leggere, già nella fase preadolescenziale. Le ragazze, poi, tradizionalmente meno interessate dal fenomeno, hanno raggiunto gli stessi livelli di coinvolgimento dei coetanei maschi. Dati, ricerche e interviste inedite, sono state pubblicate nel libro “L’isola che c’è. Il lavoro di strada dalla riduzione del danno alla promozione della salute” da Yuri Gidoni e Roberto Mazzoli, dell’Unità di strada di Senigallia. «Il lavoro ha coinvolto da maggio a settembre 2002 adolescenti e giovani in gruppi di aggregazione spontanea, tossicodipendenti ed ex, gestori di bar di Senigallia e Corinaldo e farmacisti della Asl n.4 – spiegano i due operatori – il problema della tossicodipendenza appare diffuso, sfaccettato ed anche per questo allarmante. La ricerca ha evidenziato anzitutto che la figura del “tossico” legata al gruppo stanziale, che fungeva da scomodo orpello a molti centri storici, stazioni e giardini, è quasi scomparsa. Inoltre è aumentato l’uso delle sostanze che possono essere fumate e sniffate. A fare uso di droghe, ora, sono anche i ragazzi compresi nella fascia che va dai 15 ai 24 anni e c’è sostanziale equilibrio tra i due sessi». Un campanello d’allarme arriva anche dalle motivazioni addotte dai giovani. «La maggior parte dichiara di ricorrere alla droga per risolvere i problemi o per divertimento e questo è un altro fattore che deve farci riflettere – dicono – si sia facendo largo anche l’uso di pericolosi mix tra sostanze illecite e lecite, come l’alcool». Tra gli strumenti a disposizione dell’Unità di strada per prevenire e combattere la droga c’è anche una televisione di strada. Si chiama Tele-telé, un furgone attrezzato e “graffìttato”, che da novembre percorrerà le strade senigalliesi e del suo entroterra per incontrare i giovani. «Teniamo a precisare che non vogliamo assolutamente metterci in concorrenza con Disco Volante, l’altra telestreet cittadina che è stata chiusa, perché il nostro è uno strumento operativo con un fine ben specifico, ma anzi siamo ben felici di porci in un’ottica di collaborazione come occasione di scambio e crescita professionali».
di Giulia Mancinelli
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