Se le attività artigianali ubicate nel centro storico non ridono, anche i negozi e gli esercizi pubblici nel cuore della città non sembra abbiano molti motivi per stare allegri. «Si è fatto un gran parlare in questi giorni di aumenti dei prezzi, lanciando con troppa facilità e leggerezza la croce addosso ai negozianti o ai ristoratori» sostiene il segretario della Confesecenti Paolo Luzi Crivellini. «La realtà è un’altra. Possiamo affermare che tra imposizioni vecchie e nuove e spese correnti il margine di guadagno per i piccoli commercianti non è affatto elevato. La verità è che qui come in altre città si sono autorizzate grandi superfici di centri commerciali, situati tra l’altro in punti strategici di grande transito. La grande distribuzione raccoglie ormai oltre il 50 per cento di tutta la richiesta dei consumatori e non è affatto vero che per tutti i prodotti i prezzi siano concorrenziali». Ma riguardo ai problemi specifici della città, come vive la categoria dei negozianti? «Il Comune ha sempre sostenuto che il centro storico è il vero centro commerciale della città. Apprezziamo lo sforzo che viene attuato durante la stagione estiva con manifestazioni ed iniziative di grande richiamo. Il centro storico però deve vivere per tutto l’anno e non può in inverno cadere nell’oblio. Sarebbe opportuno pensare a qualche appuntamento anche durante i mesi invernali per rivitalizzare strade e piazze». «E’ anche necessario poi che l’amministrazione comunale riesca a prevedere interventi in favore del commercio». Insomma vorreste dei contributi specifici? «Ci risulta che il Comune stanzi fondi per chi vuole avviare in centro una nuova attività artigiana. Non vediamo perché un contributo analogo non possa essere preso in considerazione anche per gli esercizi commerciali, che vivono le medesime difficoltà». «C’è poi anche il discorso relativo all’abbellimento in generale del centro storico, per renderlo accogliente. Crediamo che il centro debba saper richiamare persone e visitatori di altre città, non solo del comprensorio. Soprattutto in bassa stagione, quando scema l’afflusso turistico». «Da parte nostra non possiamo che promuovere iniziative per fare in modo che negozi ed esercizi pubblici non soffochino ulteriormente. Stiamo pensando a ripetere la manifestazione «Prezzo amico», in maniera di salvaguardare una fascia di prodotti di largo consumo. Prodotti guida selezionati, in maniera di andare incontro alle esigenze dei consumatori».
di Sandro Galli