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Mense, raccolte in piazza oltre 500 firme

Tre ore di pacifica iniziativa in piazza del duca, trasformata in un asilo all'aria aperta. Andirivieni continuo: difficile quantificare la partecipazione.

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I genitori dei bambini delle materne senigalliesi sono scesi ieri in piazza per dire no al nuovo servizio di refezione scolastica: 520 firme raccolte e una scia di persone che andava e veniva da Piazza del Duca per dimostrare la propria partecipazione. Neanche la pioggia ha fermato la “silenziosa” protesta a megafoni spenti, senza striscioni ne urla. Ieri pomeriggio la piazza più grande della città si è trasformata in una scuola materna dove i bambini erano liberi di giocare coi loro nastri colorati mentre i grandi distribuivano volantini. Alcuni adulti si sono messi il cappello da cuoco in testa. Tante mamme indossavano un naso da Pinocchio e magliette con scritto “Libertà è partecipazione”. I motivi del disagio sono noti: il coordinamento del comitato dei genitori sostiene che il Comune, con la chiusura di sette punti cucina, non ha in realtà ottenuto alcun risparmio reale e che è stato distrutto un servizio che sino all’anno scorso dava ottimi risultati. Non senza rischi – si aggiunge – per la salute dei bambini: ad esempio le allergie alimentari sarebbero di difficile gestione in una struttura centralizzata. Lamentata anche la scarsa informazione preventiva sulla cosiddetta “riforma Albani” e, soprattutto, sui dati numerici che sono alla sua base. Nel mirino anche la qualità dei cibi: che è inferiore, dicono i genitori: c’è differenza tra un cibo cotto e subito servito rispetto a uno consumato alcune ore dopo la cottura. In sostanza la tanto decantata razionalizzazione – questa l’accusa – non starebbe portando altro che caos e disorganizzazione. Presenti alla protesta anche alcuni membri dell’opposizione (tra essi Massimo Bello di An, Alessandro Cicconi Massi di Forza Italia e Gabriele Cameruccio dell’Udc) e della maggioranza (Fabrizio Volpini, capogruppo ds, e Luciano Montesi, capogruppo dei verdi). Tutti hanno preferito tenersi in disparte per rispettare l’autonomia dei genitori che non volevano contaminazioni politiche. Gli organizzatori sono soddisfatti: malgrado il cattivo tempo sono stati molti i genitori che si sono avvicendati durante il pomeriggio. Difficile però una quantificazione proprio a causa del vai e vieni. La protesta nel complesso è durata circa tre ore. In 520 hanno firmato contro il nuovo sistema di refezione scolastica. Intanto la lista delle insoddisfazioni si allunga: «Abbiamo tentato di controllare se il servizio funziona ma alcuni istituti non ci hanno permesso di avvicinarci ai refettori. Inoltre non c’è nessuna commissione che monitorizzi il sistema come promesso. Quanto ai buoni pasto, dopo l’utilizzo non ci hanno lasciato neanche una ricevuta. Cosa vogliamo? Confrontarci col Comune. Nel frattempo la protesta andrà avanti». Con quali forme, non si sa.
di Michela Gambelli

Pubblicato Lunedì 6 ottobre, 2003 
alle ore 8:36
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