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Scapezzano, rimosse le antenne

Ieri lo smantellamento dei trasmettitori e a giorni sparirà anche il traliccio.

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Le antenne di Scapezzano non ci sono più e tra qualche giorno non ci sarà più nemmeno il traliccio che le ha ospitate negli ultimi 20 anni. I trasmettitori sono stati smontati definitivamente ieri mattina dopo anni di battaglie da parte dei residenti della zona, preoccupati per l’inquinamento elettromagnetico generato dai ripetitori radio posti proprio sopra l’edificio che ospita i circa 80 bambini della scuola elementare e materna della frazione collinare di Senigallia, una parte dei quali è uscita all’aperto per assistere alle operazioni. «Non era soltanto l’inquinamento delle onde elettromagnetiche a preoccuparci – dice Francesco Simoncioni del comitato pro Scapezzano – ma anche la stabilità della struttura alta 36 metri ed abusiva rispetto alla concessione edilizia rilasciata nel 1979 che prevedeva un’altezza massima di 30 metri». Ora la prima preoccupazione, quella delle onde radio, non c’è più. I tecnici si sono arrampicati ieri in cima alla struttura ed hanno tolto gli ultimi tre ripetitori rimasti, quelli di Radio 24, Tvrs e Radio Arancia. Per smontare definitivamente la struttura, invece sarà necessario attendere qualche giorno. C’è infatti da risolvere un cavillo burocratico, perché risulta ancora pendente di fronte al Tar un ricorso da parte del proprietario del terreno contro l’Enel. Non appena il ricorso verrà formalmente ritirato si procederà allo smontamento del traliccio. «Questione di pochi giorni» assicura l’assessore all’Urbanistica Francesco Stefanelli. Le tre antenne smontate ieri sono state sistemate sul nuovo traliccio di via delle Cone, sul quale l’Enel ha terminato i lavori per predisporre tutti gli allacci venerdì scorso, con un po’ di ritardo sui tempi preventivati. L’auspicio del comitato pro Scapezzano e del Comune era infatti quello di risolvere la questione entro l’apertura dell’anno scolastico. «Non abbiamo protestato in questi giorni perché avevamo constatato che la volontà e l’impegno del Comune erano chiari – dice il portavoce del comitato – e tutto era dovuto al ritardo dell’Enel. Abbiamo aspettato per tanti anni, non ci costava nulla attendere qualche giorno in più». «Abbiamo rispettato un preciso impegno che questa Amministrazione ha assunto fìn dal primo momento con la città e tutti i suoi abitanti» ha dichiarato il sindaco Luana Angeloni. «Lo abbiamo fatto per i bambini di Scapezzano, in primo luogo, ma anche perché fosse riconosciuto con forza, il preminente diritto alla salute. Tante, troppe persone hanno vissuto per anni come una minaccia la presenza di quel traliccio. Alle loro giuste istanze abbiamo saputo dare una risposta concreta, realizzando alfine quella delocalizzazione che potesse tutelare adeguatamente tutto il sistema dell’informazione radiofonica.
di Marco Benarrivo

Pubblicato Mercoledì 1 ottobre, 2003 
alle ore 9:23
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