Telestreet sotto assedio!
Sequestrati gli impianti della tv di strada Disco Volante. Nei prossimi giorni si prevedono altri sequestri. Polemiche e interrogazioni in Parlamento, a rischio la libertà di parola.
Roma – All’entusiasmo degli animatori delle televisioni di strada, emittenti che trasmettono in un raggio di poche centinaia di metri, è arrivata nei giorni scorsi la risposta delle autorità. Il ministero delle Comunicazioni, infatti, dopo un lungo tentennamento normativo ha fatto eseguire il sequestro di Disco Volante, tv libera di Senigallia dedicata alle disabilità. Ragione ufficiale del sequestro è l’assenza di una “concessione o autorizzazione” a trasmettere. Secondo il deputato verde Marco Lion di Senigallia “ancora una volta, ambiti di libertà e di informazione di base, che hanno individuato uno spazio di frequenze al limite della correttezza formale ma che assolutamente non intaccano nessun diritto reale vengono chiusi, mentre situazioni palesemente e violentemente in contrasto con le leggi, come per esempio l’ uso delle frequenze da parte di Rete 4, che da tempo dovrebbe trasmettere via cavo, restano senza alcuna sanzione o iniziativa da parte dell’Escopol”.
Ma a protestare contro un sequestro che appare ai più incomprensibile sono in tanti. La deputata diessina Giovanna Grignaffini presenterà una interrogazione firmata dai circa 100 parlamentari, gli stessi che proprio sulle telestreet avevano sostenuto una proposta di legge. Secondo Grignaffini “la decisione di chiudere una tv di strada è in contrasto con quanto approvato proprio dal Parlamento, che nel corso dell’ esame della legge Gasparri ha votato un ordine del giorno che va nella direzione di un più esplicito riconoscimento di questo tipo di esperienze”.
Da Peccioli (Pisa), si segnala che il 26 potrebbe arrivare il sequestro di quella televisione di strada. “Ciascuna telestreet – si legge in una nota che girava in rete nelle ultime ore – prenda le misure che ritiene più opportune per preparare una risposta politica contro la repressione e per salvare eventualmente le proprie attrezzature”.Ancora più pesanti, com’è comprensibile, sono le reazioni delle televisioni di strada a quello che ai più appare come il primo passo verso una progressiva chiusura dei tanti spazi alternativi nati in questi anni. “Disco Volante – spiegano quelli di Telestreet – era la televisione fondata da una cooperativa di disabili, trasmetteva da alcuni mesi in un raggio di qualche centinaio di metri, senza coprire alcun altro segnale, ed è stata chiusa. Più o meno è come impedire a due sordomuti di farsi dei gesti di saluto dai due lati della strada”.”Telestreet – si legge nella nota diffusa dalle televisioni di strada – è nata per portare democrazia nella comunicazione, proprio ciò che in questo paese si cerca di distruggere. Perciò Telestreet chiama tutte le persone sensibili a provare lo stesso disprezzo che noi proviamo per questa comica repressione che impedisce alla gente di trasmettere parole ed immagini nel raggio di centocinquanta metri“.Da parte loro proprio ieri sera una tv di strada di San Lorenzo, un quartiere di Roma, ha trasmesso l’atteso incontro calcistico Juventus-Roma. Un’iniziativa, in questo caso, rivolta contro l’attuale mercato del calcio e dei diritti di trasmissione.
da Punto Informatico
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