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Vendibili anche il Foro Stadio

Predisposta dal Comune la 'Mappa' degli edifici cedibili ai privati.

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«A.A.A. vendesi porzione di Foro Annonario, Porta Mazzini, Portici Ercolani, edifici dello stadio centrale, caserma carabinieri di Marzocca. Per informazioni, rivolgersi al Comune…». Questo il testo delle inserzioni che potrebbero presto comparire sui giornali. Il Comune infatti ha necessità di far cassa per rimpinguare un bilancio sempre più difficile da quadrare. Così l’assessorato alle finanze nei mesi scorsi ha commissionato ad un’apposita agenzia il compito di inventariare tutti i beni di proprietà comunale: fabbricati e terreni ‘indisponibili’, cioè esclusivamente di uso pubblico e pertanto non cedibili a privati ma anche fabbricati ‘disponibili’, cioè cedibili ai privati in quanto non destinati ad un pubblico servizio. Questi ultimi, espletate le varie formalità, potrebbero in un prossimo futuro anche essere messi effettivamente sul mercato. Sono una ventina i beni ritenuti per la loro destinazione non più utilizzabili ai fini istituzionali del Comune. Tra questi spiccano dei locali inseriti nel Foro Annonario, a Porta Mazzini, lungo i Portici Ercolani, ai lati dello stadio centrale, fino ad arrivare alla caserma dei carabinieri di Marzocca. Il destino di tali fabbricati e degli altri ritenuti disponibili (vedi elenco e valore sul Carlino di Oggi) sarà dunque quello di essere immessi sul mercato immobiliare? È ancora presto per dirlo, anche perché l’esame complessivo dell’inventario in commissione si concluderà solo oggi, con la relazione dell’assessore alle finanze Cristian Ramazzotti. Certo è che mesi fa nel corso delle assemblee pubbliche nelle frazioni, l’assessore aveva anticipato che il Comune avrebbe messo in vendita alcuni beni proprio per far fronte alle difficoltà di bilancio. Sulla procedura dovrà però esprimersi il consiglio comunale. C’è comunque già un piano di vendita di immobili comunali: in particolare un’area in via S. Giovanni a Roncitelli (in totale una superficie di 202 metri quadrati), un fabbricato con aree circostanti destinato ad ex deposito dell’acquedotto delle Selve, ora inattivo e non trasferito a Gorgovivo, situato nella zona Zipa di Casine di Ostra (In totale 9.264 metri quadrati); l’ex serbatoio dell’acquedotto dimesso e non trasferito a Gorgovivo, situato in via dell’Unità a Borgo Bicchia (588 metri quadrati); un terreno incolto posto al confine con il comune di Morro d’Alba (1.992 metri quadrati) e l’area dell’ex cabina elettrica, in via dei Castelli a Scapezzano, per 39 metri quadrati. Potrebbero essere questi i primi beni pubblici comunali a prendere il volo. Nella proposta di delibera consiliare, ancora da approvare, si da infatti mandato all’ufficio patrimonio di provvedere con atti successivi e secondo le leggi ad avviare quanto necessario per espletare le alienazioni di tali beni.
di Sandro Galli

Pubblicato Mercoledì 17 settembre, 2003 
alle ore 9:26
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