«Niente droga nelle nostre scuole», parola dei presidi. L’operazione scuola pulita parte dalla dirigenza, che insieme a professori e personale non docente dichiara guerra alle sostanze stupefacenti. Il famigerato luogo sotto accusa è il campus dove è concentrato il maggior numero di scuole sul territorio senigalliese, a seguito delle ultime operazioni effettuate dagli uomini dell’Arma intervengono i dirigenti scolastici che mettono al bando ogni tipo di droga. Le indagini dei carabinieri lascerebbero pensare che nelle scuole di Senigallia circola troppa droga, una vasta operazione a conclusione di un anno d’investigazioni ha già portato infatti a un arresto, otto ordinanze di custodia cautelare e altre sette denuncie a piede libero per un totale di sedici indagati. Le indagini sono state avviate l’anno scorso dopo alcune denunce di genitori e insegnanti degli stessi ragazzi.L’arrestato è un giovane albanese che abita a Senigallia da tempo, il ragazzo, che non agiva da solo, è accusato di essere a capo di una banda che riforniva i giovani studenti all’uscita della scuola. Ed ora è allarme al campus, c’è chi denuncia lo stato di degrado che regna dietro il parco, chi ha notato persone estranee alla scuola avvicinarsi troppo ai cancelli dell’istituto durante l’orario d’uscita e chi invece si sente sicuro perché ha recintato gli spazi dove possono stare i ragazzi. Già nei giorni scorsi il preside dell’Alberghiero “Panzini”, Alfonso Benvenuto, aveva messo nel mirino il campus scolastico: «II campus è diventato una vera e propria raccolta di studenti. In una zona del genere ci devono essere maggiori controlli, solo con l’aiuto degli uomini delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale riusciremo a tenere la situazione a bada. Dietro al campus esistono situazioni difficili soprattutto di tossicodipendenti e questo è molto pericoloso per i nostri ragazzi». Non sembra troppo tranquillo neanche Giuliano Bonvini, dirigente del Liceo Classico “Perticari”: «Tranquilli non si può mai stare da nessuna parte figuriamoci in un campus dove si sono tantissimi studenti. La droga dentro la scuola non c’è ma fuori sicuramente si, qualche volta vedo avvicinarsi all’istituto persone esterne e si nota che cercano di intrattenere i ragazzi. Credo che nessuno possa dire che la sua scuola è totalmente esente dal problema, spesso, nonostante tutto quello che si cerca di fare, non ci si accorge di certe devianze e quando uno lo nota è quasi sempre troppo tardi». Bonvini dimostra anche la sua disapprovazione verso un certo tipo di genitori: «Non sono d’accordo con quelle famiglie che dicono a priori che il figlio non farebbe mai uso di droghe, questo lo so perché qualche anno fa è successo proprio nella mia scuola, tali situazioni rendono ancora più difficili i rapporti». Allerta anche i docenti del Corinaldesi che già negli anni scorsi avevano attuato, in collaborazione con le forze dell’ordine, un piano d’azione preventivo facendo setacciare la scuola dai cinofili. «Noi stessi abbiamo chiamato la polizia e i carabinieri per prevenire il fenomeno e fortunatamente abbiamo sempre avuto effetti positivi, nella nostra scuola non sono mai state trovate sostanze stupefacenti. Poi per quanto riguarda il problema campus noi siamo apposto perché abbiamo recintato tutta la scuola e tra l’altro non mi sembra di aver mai visto nulla di sospetto», tranquillizza la vice preside del Corinaldesi Loredana Polo.
di Michela Gambelli