II Museo Pio IX ha riaperto le porte al pubblico in una veste sfolgorante. Dopo i lavori di restauro, l’inaugurazione cade in concomitanza con il terzo anniversario della Beatificazione del Papa senigalliese. La cerimonia, avvenuta ieri alle 17,30, ha visto un doppio taglio del nastro, quello giallorosso affidato al vescovo mons. Giuseppe Orlandoni e quello tricolore spettato al sindaco Luana Angeloni. «E’ un punto di riferimento per studiosi, turisti e quanti vogliano approfondire la figura di Pio IX», ha precisato mons. Orlandoni, ma è anche «un evento per tutti i cittadini che vedono tornare a splendere un pezzo importante di storia e cultura», ha aggiunto il sindaco Angeloni. A fornire un brillante excursus biografico sulle vicende che hanno coinvolto Pio IX, il papa passato alla storia per essere stato coinvolto in un clima di profonde trasformazioni politiche legate al 1948, è stato il vescovo emerito mons. Odo Fusi Pecci. «La figura di Pio IX deve essere rivalutata nell’ottica di quel particolare periodo storico» ha precisato mons. Brunero Bernardini, quarto postulatore nella causa di canonizzazione del Beato. Tra le novità del restaurato Museo, che al piano terra ospita la biblioteca con 40 mila volumi, l’impiantistica a norma di legge e la tinteggiatura delle pareti mentre sono da completare i lavori in quelle che furono la stanza da letto, la cappella e la sacrestia del pontefice. I fondi che hanno permesso la ristrutturazione, come detto dall’Economo Can.co Pier Domenico Pasquini, sono quelli dell’8 per mille. Il museo sarà curato dal direttore don Angelo Mencucci. Intanto nel vicino palazzo Antinori, coinvolto nell’incendio di martedì sera, ieri i lavori sono stati interrotti per consentire ultimi sopralluoghi e opere di pulizia di alcune scorie
Di G. Ma.