Denunce penali per i locali rumorosi
Sempre più pesanti le sanzioni a carico degli esercizi troppo fracassoni.
II lungomare senigalliese di notte è troppo rumoroso, la musica supera i limiti di decibel tollerati e c’è chi va oltre l’orario consentito. E così fioccano le multe. E non solo: dopo le sanzioni amministrative e pecuniarie, adesso infatti arrivano anche le denunce penali per disturbo della quiete pubblica. Tra gli esercenti colpiti c’è anche chi non ne può più. «Le prospettive sono nere – dice ad esempio Michele Ercole, proprietario del Vertigo Doc -per questo ho deciso di lasciare chiuso il locale finché non troverò maggiore tolleranza. Possiedo il Vertigo da dieci anni, ma in questi ultimi due anni mi sento violentato. Io non ho chiuso il locale, è la città che ha perso un locale che fa spettacolo». Sembra anche che un locale sia stato multato perché dopo l’una i ragazzi facevano chiasso. «Oggi è una colpa anche avere il locale pieno – continua Ercole – Ogni giorno circa 5000 ragazzi trascorrono la serata a Senigallia. Perché dobbiamo far chiudere i locali e costringere i ragazzi a spostarsi a sud o a nord?Siamo nella città-silenzio. Non mi sento un delinquente che deve prendere delle denunce penali per lavorare. Se chiudiamo noi, Senigallia si svuota». Posizione condivisa dalle associazioni di categoria, che chiedono maggiore tolleranza per non far morire il lungomare. «Fornire ospitalità turistica va bene, ma ci vuole più tolleranza, almeno fino all’una di notte – sostiene il presidente della Confcommercio Giancarlo Ciavattini – Daremo tutto il nostro sostegno ai gestori di bar e ristoranti che a spese proprie cercano di incentivare il turismo organizzando iniziative di intrattenimento.Gli amministratori, del resto, nel tutelare i cittadini devono in qualche modo garantire di più anche gli imprenditori anche perché il rigore applicato finora ci sembra eccessivo e i controlli troppo fiscali».L’intento è quello di instaurare un dialogo proficuo con gli amministratori senigalliesi per ottenere risultati tengano conto un po’ di tutte le esigenze.«Cercheremo di lavorare al meglio nei prossimi mesi per trovare un accordo in vista della prossima estate stagione – promette il segretario della Confesercenti Paolo Luzi Crivellini – L’intrattenimento musicale sul lungomare ci vuole anche se nel rispetto altrui.Occorre creare attrattive anche per i giovani ma il silenzio assoluto sul lungomare proprio non si può chiedere». E per trovare un punto di equilibrio fra opposte esigenze si è aperto ieri mattina un tavolo di concertazione fra gli operatori economici e l’Amministrazione comunale che ha già messo a punto i primi obiettivi. «Nei prossimi mesi lavoreremo per arrivare ad un accordo fra albergatori e gestori di bar del lungomare, elaborare nuovi progetti di contenimento acustico e creare piani di zonizzazione per combattere l’inquinamento acustico – spiegato infatti l’assessore alle Politiche ambientali Simone Ceresoni – II turismo deve essere sicuramente sostenuto anche con attività ricreative soprattutto per i giovani, ma occorre, il rispetto delle norme vigenti e questo sono necessari i controlli. Abbiamo chiarito che fino al 15 settembre serve un’assunzione di responsabilità reciproca tra chi applica i controlli, e chi deve rispettare le norme». «Cerchiamo tolleranza e cooperazione dagli esercenti – gli fa eco l’assessore al Turismo Andrea Nardella – II tavolo di concertazione serve per organizzarsi in vista dell’estate 2004». Ma intanto tra gli operatori serpeggia il malcontento.
di Giulia Mancinelli e Laura Delle Donne
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