Sei mesi e venti giorni di carcere più l’espulsione dall’Italia: è la pena stabilita ieri dal Tribunale di Senigallia ad Amid Lamkak, diciottenne extracomunitario che sabato sera ha aggredito e ferito due carabinieri nella caserma di via Marchetti. Erano circa le 21 quando il ragazzo ha fatto ingresso nell’edifìcio e, in preda ai fumi dell’alcool, ha colpito con un oggetto contundente il carabiniere che si trovava nella postazione d’ingresso. Un gesto insensato che ha fatto seguito alle risposte che l’agente aveva fornito alle domande poco comprensibili avanzate dall’extracomunitario in cerca di una valigetta. In aiuto del collega è subito intervenuto un altro militare ma il ragazzo sembrava incontenibile e anche il secondo carabiniere è rimasto coinvolto in una breve colluttazione prima che l’intervento degli altri militari della caserma mettesse fine alla furia cieca del giovane. Una bravata non nuova per Amid Lamkak, volto noto in città per aver in passato inscenato altri gesti plateali, spesso in strada per attirare le attenzioni dei passanti. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di ieri nonostante che il giovane fosse stato condotto in Tribunale in mattinata. A complicare l’iter burocratico del patteggiamento, avanzato dall’avvocato difensore concesso d’ufficio all’extracomunitario, è stata anzitutto la lingua. I ragazzo ha infatti dichiarato al giudice di non capire l’italiano e dunque è stato necessario l’aiuto di un interprete. Cosa niente affatto facile il 4 agosto: solo nel pomeriggio il processo sembrava poter iniziare ma ad inceppare la macchina della giustizia è stata la necessità della testimonianza di un radiologo che accertasse l’esatta età del ragazzo. E così altre due ore sono passate prima che Amid conoscesse la decisione del giudice. I sei mesi e venti giorni sono stati accompagnati dal decreto di espulsione che il giovane dovrà ottemperare entro cinque gironi.
Di G.M.