Aprire subito o aspettare fino a settembre per il ponte sul Misa? Su questa domanda i senigalliesi si spaccano in due. La proposta avanzata dall’amministrazione comunale di aprire il nuovo ponte, che collega direttamente lo Stradone Misa con via Giordano Bruno, solamente a settembre, nonostante sarà pronto già tra una decina di giorni, non piace a tutti. Qualcuno vorrebbe il nuovo ponte aperto sin dal primo giorno, altri invece preferiscono aspettare settembre per evitare caos inutili nella circolazione delle auto. «Ho aspettato fino adesso -commenta Nicola Pucci – tanto vale aprirlo prima possibile. Con le rotatorie hanno già fatto un buon lavoro sul traffico, magari anche il ponte migliorerà la circolazione». Di parere contrario Massimo Giaccaglini, abitante di via Baroccio. «Penso che sia meglio aspettare settembre, aprire il ponte tra una settimana non risolve quasi niente. Al momento, infatti, il traffico scorre bene». Su questa linea pendolari e abitanti di via G. Bruno si spaccano decisamente in due. «Tutti i torti il Comune non ce li ha – riflette Giacinto Romano, benzinaio dell’Agip – però sono dell’idea che, se il ponte venisse aperto anche per il periodo caldo, sarebbe meglio. Sempre che le cose funzionino poi come prospettato. Ad esempio, da quando ci sono le rotatorie, il traffico scorre molto meglio». Tra i se e i forse, anche Beatrice Argentati dell’omonimo negozio di pasta fresca, che propone di aprire subito il ponte. «Smaltirebbe la fila che si forma su via Petrarca. Io per la questione traffico non posso più lamentarmi, con la nuova viabilità non ci sono più code davanti al mio negozio. Anche se non ho più un’area per far parcheggiare l’auto ai miei clienti e questo mi penalizza moltissimo a livello economico». «Prima si apre e meglio è – afferma deciso Mirco Melelli – solo così la viabilità migliorerà ulteriormente e finalmente anche viale Leopardi sarà più scorrevole». C’è chi, invece, teme che un’apertura in piena stagione estiva crei caos e basta. Sconvolgere la viabilità in un nodo così cruciale per la città di Senigallia in alta stagione potrebbe solo disorientare gli automobilisti con conseguenze catastrofìche. Qualcuno, con molta ironia, azzarda qualche battuta. «Se cambiano la viabilità adesso va a finire che si orienta meglio il turista che il senigalliese». «Se apre subito il ponte, passiamo dalla padella alla brace». Forse, il vero problema è che non tutti credono nell’utilità di questo ponte. «Per il mio chiosco ci passano moltissime persone – racconta Sergio Ioni, titolare dell’edicola di via Bruno – che si fermano a commentare i quotidiani. Di tutte le osservazioni che la gente fa sul nuovo ponte, poche sono positive. Il 90 per cento dei senigalliesi ha seri dubbi sui benefìci che questo ponte dovrebbe apportare alla viabilità». Ma ormai il ponte c’è e, come si suoi dire, bisogna tenerselo. «Visto che ci siamo – continua Ioni – conviene aprirlo. Per quello che mi riguarda, il Comune mi ha assicurato che se l’apertura del ponte mi dovesse creare problemi, mi spostano il chiosco in un punto migliore. Insomma, non posso proprio lamentarmi». E nell’attesa che il nuovo ponte sul Misa venga inaugurato, il traffico delle ore di punta continua a regalare microtamponamenti. L’ultimo proprio ieri pomeriggio in via d’Aquino verso le 17.30. Due auto si sono tamponate ma, per fortuna, è stato solo spavento per i due conducenti che ne sono usciti illesi.
di Laura Delle Donne