«Sei di Senigallia? Allora non ti curo». Queste parole pronunciate da un dottore in servizio alla guardia medica turistica, aperta d’estate su lungomare Mameli, gli sono costate una condanna a 60 euro di multa per il reato di omissione di soccorso. Era il 10 agosto del 2000 quando una donna che si era rivolta al servizio sanitario dopo essere stata colta da un malore in spiaggia si è vista rifiutare le cure da Michele Burgio, 57 anni di Chiaravalle, il medico in servizio in spiaggia. La bagnante che si era si era sentita male sotto il solleone era stata portata dal suo compagno al vicino posto di guardia medica. Burgio ha chiesto che gli fosse mostrato un documento d’identità della paziente e dopo aver verifìcato che la donna risultava risiedere a Senigallia si e rifiutato di curarla. «Questo è un servizio per i turisti – ha detto il medico – Si rivolga al pronto soccorso dell’ospedale». A quel punto la donna e il suo compagno hanno chiamato i Carabinieri e denunciato il medico per omissione di soccorso. Nella precedente udienza la difesa dell’ imputato aveva prodotto al giudice il registro delle visite effettuate dal servizio di guardia medica in quei giorni. «Da questa documentazione si evince che molte altre persone residenti a Senigallia sono state curate nel servizio di guardia medica turistica – ha sostenuto nella sua arringa l’avvocato difensore Federica Guarrella – Nel caso in questione però il dottor Burgio ha invitato la paziente a rivolgersi al pronto soccorso perché non sussistevano gli estremi dell’urgenza». Il giudice però ha condannato Burgio per l’omissione di soccorso infliggendogli tuttavia il minimo della pena vista l’assenza di un effettivo danno causato alla paziente.
di M.Ben.