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L’emozione-Rotonda: ‘Ma dopo si balla?’

La città si chiede quale potrà essere l'utilizzo definitivo della sua struttura simbolo.

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Oltre cento persone col fiato sospeso e gli occhi puntati sul gioiello. Un’emozione incontenibile ha riempito gli animi di coloro che sabato sera si sono ritrovati alla riapertura della famosa Rotonda sul Mare. E quando il sindaco Luana Angeloni e l’assessore alla cultura Alfìo Albani hanno aperto le porte del simbolo della spiaggia di velluto, nel giro di pochi secondi, il monumento per eccellenza è tornato a vivere. Un fiume di persone si è stretto attorno all’opera di Cucchi, che occupava imponente il centro della sala, e si sono formati i primi gruppetti per commentare la tanto attesa riapertura. La sala della Rotonda si è trasformata in men che non si dica in un meeting mondano di tutto rispetto, con autorità e personaggi in vista del settore artistico. E mentre nella sala intera, la riapertura sembrava qualcosa di elitario, turisti e curiosi si sono impossessati del terrazzo, illuminato soltanto da suggestive fiaccole, e della favolosa vista sul mare. «Guarda, che bel panorama», «Si sta proprio bene qui», «Ma dopo si balla?» erano le voci che riempivano l’aria, profumata di brezza marina. Per un attimo sembrava di essere tornati negli anni ’50-’60, quando la Rotonda faceva invidia a tutta la riviera. Tra i presenti, qualcuno stava veramente rivivendo le atmosfere del passato. «Abbiamo provato una certa emozione – spiegano Luigi e Amelia Menicucci – a passeggiare di nuovo sul pontile dopo tenti anni. La Rotonda, conserva dei ricordi molto importanti, è stata un punto ricorrente della nostra vita. Rientrare in questa sala ci fa tornare in mente quando eravamo fidanzati e ci incontravamo qui». Tanti ricordi, ma anche tanta attesa per questo momento. «Siamo entusiasti della riapertura della Rotonda – commentano il bolognese Guido Bianconi e lo svizzero Ferruccio Pianta – era da tanto che aspettavamo questo momento. Sono vent’anni che veniamo in vacanza a Senigallia ed era un peccato vedere questo monumento abbandonato a sé stesso. Per cosa potrebbe essere utilizzato? Sicuramente come luogo d’arte, la cosa importante comunque è che la gestione rimanga al Comune. La Rotonda non può permettersi il lusso di essere presa da un privato che potrebbe abbandonarla improvvisamente». Sull’impiego della Rotonda per eventi artistici sono tutti più o meno d’accordo. Qualcuno propone di coniugare arte, musica e convegni, magari alternando le situazioni. «La Rotonda sarebbe un bellissimo contenitore d’arte – propone Gabriella – ma potrebbe prestarsi bene per ritrovi mondani. Certo che il divertimento dovrà essere selezionato, perché chi frequenta la Rotonda deve saper apprezzare sia lo spazio che le cose esposte. Insomma, la Rotonda deve mantenede attorno a sé una nuvola elitaria». Ma élite o meno, la rotonda continua a far sognare tutte le generazioni.
di Laura delle Donne

Pubblicato Lunedì 21 luglio, 2003 
alle ore 7:56
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