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Olimpia Marzocca tra oggi e futuro- L’INTERVISTA a Luca Profili

Parla il responsabile del settore giovanile della squadra senigalliese, ormai 140 tesserati

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Ottica Casagrande Lorella - Ottica a Senigallia
L’Olimpia Marzocca continua a lavorare alacremente, non solo per la prima squadra con l’obiettivo di tornare in Promozione, ma anche per quanto concerne la crescita e la valorizzazione del settore giovanile.
 

È direttamente Luca Profili, il Responsabile del settore giovanile, a tracciare la sua personale analisi a circa metà stagione con un’intervista.
 
Ormai da diverse stagioni Luca sei il responsabile del settore giovanile dell’Olimpia, con te è cresciuto il numero dei ragazzi iscritti, cosa rappresenta per te l’Olimpia Marzocca?
 
“All’Olimpia sono legati tanti bei ricordi, da bambino, adolescente e uomo, dove si sono formate amicizie che nel tempo si sono ben consolidate. Per me l’Olimpia è quindi sinonimo in primis di amicizia. L’amicizia che lega le persone a fare qualcosa per la comunità senza nessun tornaconto, per questo voglio ringraziare Claudio Burattini, Damiano Gerini, Paolo Spadini, Sandro Petrelli, Francesco Santarelli, Simone Bozzi, Maurizio Santarelli e Michele Sartini per avermi dato fiducia negli anni e dato la possibilità di intraprendere questo percorso. La mia gestione è partita con 110 iscritti ed oggi siamo arrivati a 140, con alcuni ragazzi iscrittisi nell’ultima stagione, provenienti da società calcistiche vicine, cosa che non era mai successa prima.”
 
Qual’è la tua idea di calcio per un settore giovanile? “La mia idea è sempre stata quella di un settore giovanile inclusivo, dove poter accogliere tutti i bimbi e ragazzi che hanno voglia di dare un calcio al pallone. Un calcio votato più al gioco situazionale e al metodo induttivo, che a quello analitico, che comunque non va trascurato.”
 
Il settore giovanile svolge per Marzocca un’importante funzione sociale, cosa si dice in paese dell’Olimpia in merito a questo? “Viviamo in una piccola comunità e la funzione sociale per questa società sportiva riveste un ruolo prioritario. Nella zona sud di Senigallia tale attività è la più diffusa, con grande impegno stiamo riuscendo ad aumentare l’età della pratica sportiva nei ragazzi, fondamentale in paese per l’inclusione, la crescita e lo sviluppo dei giovani. Il rapporto con i genitori è sempre stato basato sul dialogo e sul confronto, ritengo che oggi siano contenti di trovare nell’Olimpia una società organizzata, che permette ai loro figli di giocare ed essere seguiti da persone valide, in primis dal punto di visto morale e poi anche tecnico. C’è sempre comunque da migliorare non dimentichiamocelo. Se avessimo anche un impianto sportivo di nuova generazione sarebbero ancora più contenti. Dover guardare sempre il cielo per fare allenamento o meno nel campo in erba è un po’ frustrante per alcune categorie di ragazzi.”
 
Vediamo molti ragazzi il sabato, quando non giocano, che sono a vedere la prima squadra nelle partite casalinghe, hanno ambizioni quindi di indossare la maglia biancazzurra quando saranno più grandi? Hanno dei giocatori che sono per loro dei punti di riferimento nella prima squadra? “Proprio alcuni giorni fa mi sono confrontato con un genitore in merito e mi ha detto: “il sogno di mio figlio è di esordire in prima squadra con il Marzocca”. Queste parole mi hanno dato enorme soddisfazione, perché significa che il senso di appartenenza che abbiamo cercato di trasmettere sta piano piano arrivando. Tra i ragazzi i punti di riferimento tra i giocatori della prima squadra sono sicuramente Asoli, Montanari e Giovagnoli, quest’ultimo oltretutto è anche l’allenatore dei nostri piccoli portieri.”
 
L’affiliazione dell’Olimpia fatta con l’Ancona Calcio, vicina società professionistica, sta dando degli sviluppi positivi al settore giovanile biancoazzurro? Questa affiliazione, con i percorsi formativi organizzati dall’Ancona Calcio, ha permesso un confronto ed una crescita del nostro staff. Inoltre gli osservatori sono frequentemente presenti agli allenamenti e alle partite per valutare i ragazzi più meritevoli. La concorrenza a quei livelli è tanta, noi dobbiamo lavorare bene per permettere ai ragazzi di avere un opportunità, che comunque non è né dovuta né scontata.”
 
Che consiglio daresti ad un piccolo calciatore ed alla sua famiglia che hanno l’ambizione di intraprendere una carriera professionistica?
 
Credo che il sogno di un bambino vada sempre protetto e che la cosa più importante è quella di fornire gli strumenti ai nostri figli per poter gestire la frustrazione del fallimento… lo sport in primis è sacrificio! Il consiglio che do sempre è quello di uscire da ogni allenamento e da ogni partita con questa domanda: oggi ho dato il massimo o potevo fare di più? Il consiglio che voglio dare ai genitori è quello di lasciare liberi i propri figli di poter scegliere, di poter sbagliare e di vivere le partite con serenità.” 
 
Che ci dici dei tuoi Mister/Istruttori e dirigenti accompagnatori ? “Abbiamo uno staff qualificato formato da Mister con patentino UEFA B e UEFA C, in tutte le categorie c’è la presenza di un laureato in scienze motorie, dall’anno scorso abbiamo anche una collaborazione esterna con un allenatore professionista, che segue i nostri tesserati e i nostri mister per cercare di aiutare tutti a migliorarsi. Sono tutte persone con delle doti umane importanti e questo fa la differenza. 
 
Una menzione speciale va ad Eugenio Concettoni e Luca Biagetti che sono le mie spalle e mi sopportano da ormai cinque anni, a William Manfredi nuova figura dirigenziale dedicata esclusivamente al settore giovanile e a Fabio Baldoni segretario del settore giovanile. Per quanto riguarda i dirigenti accompagnatori li ringrazio enormemente, perché ci aiutano a gestire quelle piccole cose, che hanno una estrema importanza nei gruppi giovanili.”
 
Tuo fratello Andrea è l’attuale allenatore della prima squadra, che messaggio gli vuoi mandare? “Se escludiamo quando lui ha cominciato ad allenare e io giocavo, è la prima volta che lavoriamo insieme nella stessa società, e questa cosa mi fa enorme piacere. Diciamo pure che per noi il calcio non è proprio un semplice un gioco, ma una passione che parte dal profondo, ne sanno qualcosa le nostre famiglie quando siamo a tavola. Il messaggio che voglio mandargli, è quello di continuare così con determinazione grinta e cattiveria sportiva! La passione che ha e che riesce a trasmettere sono veramente una grande spinta per tutto l’ambiente!”
 
Cosa ti aspetti per la prossima stagione?
 
L’anno prossimo sarebbe bello che l’Olimpia riuscisse ad iscrivere tutte le società del settore giovanile, dai Piccoli amici alla Juniores, e spero vivamente nel rientro “a casa” di alcuni ragazzi, che qualche anno fa sono andati a giocare nelle squadre limitrofe, rafforzando ancor più la nostra famiglia biancoazzurra. Grazie e Forza Olimpia!”
 
Da
Olimpia Marzocca
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