Parole d’Autore 2, a Senigallia arriva la satira di Leonardo Cemak
Venerdì 4 dicembre il terzo appuntamento per la rassegna "Scripta Volant" al Centro Sociale Saline
"Chi ha paura della satira?" è il terzo appuntamento con la rassegna "Scripta Volant, Parole d’Autore 2" al Centro Sociale Saline, venerdì 4 dicembre, ore 21,15. Ospite d’eccezione sarà Leonardo Cemak, pittore, disegnatore e vignettista di origini senigalliesi che parlerà della satira, tema attuale e controverso, e della sua esperienza di vignettista presso le più importanti testate giornalistiche italiane. Interverrà Valentina Conti, "la Valentina di Cemak", Assessore alla Cultura del Comune di Jesi, editore di Affinità Elettive.
Pittore, disegnatore, illustratore, vignettista, Leonardo Cemak ha collaborato con molti giornali e riviste tra cui L’Unità, Rinascita, Esquire, Panorama, Epoca, Linus, Comix, L’Europeo. È stato per dieci anni collaboratore del Satyricon di Repubblica. Ha illustrato libri per diverse case editrici. Ha pubblicato due libri di proprie vignette con la Casa Editrice Rizzoli e ha tenuto mostre in Italia e all’estero.
Nel 1998 ha vinto il Premio di Satira Politica di Forte dei Marmi, nel 1991 ha vinto la Palma d’Oro per la Letteratura Illustrata al Salone dell’Umorismo di Bordighera.
Tra le sue personali: "Oceano Adriatico" (Reggio Emilia, 1997), "Disegni e Dipinti" (Milano, 1998), "Dieci Opere" (1999), "Homino Sapiens" (Urbino, 2000), "Morale della Favola" (Urbino, 2001), "Sguardi" (Milano, 2001), "Cemak, Istruzioni per l’uso" (Ancona, 2004) e la recente "Le Stanze nel Bosco" a Jesi, nella Chiesa di San Nicolò, dal 10 ottobre al 1 novembre scorsi, che ha incontrato un grande entusiasmo e un enorme successo di pubblico, con 1.500 visitatori solo nella prima settimana. La mostra ha visto l’esposizione di opere pittoriche di Leonardo Cemak raffiguranti tante stanze nel bosco.
Dice di sé Cemak:
Il mio nome è Leonardo. Sono nato in Via Raffaello. Sono stato alla scuola d’arte in Via Michelangelo. Poi all’Accademia in Via Belle Arti. Sono segni. Così è stato, così è. La pittura, il disegno, l’illustrazione. La vignetta: questa è la mia veste più conosciuta. Il mio autoritratto: l’omino grigio e calvo, l’omino sapiens, lo scemo del villaggio globale. La mia creatura: la fanciulla in fiore o pronta a sbocciare. La perdita dell’innocenza. Alice nel paese delle non meraviglie. L’avventura nel Satyricon di Repubblica nei meravigliosi anni ’80 (si stava meglio quando si stava peggio), la maliziosa complicità con i lettori, la capacità di intendersi sul "detto e non detto". La mia satira ha fatto chiudere Rinascita, Epoca, Esquire, l’Europeo, Comix. Fatto vacillare Linus e l’Unità. Un direttore dell’Unità (non faccio nomi, non ne faccio mai): cosa vuole questo Cemak? Se non lo capisco io che sono il Direttore come fanno a capirlo gli operai? Solitario, individualista, mai in gruppo parrocchia o partito. Estraneo al dibattito sulla funzione della satira, sulla necessità del nemico da colpire. Bene-male. Buoni-cattivi. Nessuna consolazione, nessuna certezza. Se non quella che la satira è arte. Ne siamo poi sicuri? Ma non parliamo delle tante cose che ho fatto. Parliamo delle cose ancora da fare. Ma di questo non si può parlare.
Per informazioni:
Centro Sociale Saline, Via dei Gerani 8
Tel: 071-7927260
Mail: centrosocialesaline@gmail.com
Sito: www.scriptavolant.info
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