Mangialardi a ruota libera – parte seconda
Continua l'intervista della redazione di 60019.it al candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra
Alcuni giorni fa – il 6 novembre – era stata pubblicata la prima parte dell’intervista in esclusiva per 60019.it al candidato alle primarie di coalizione Maurizio Mangialardi. Quello che segue è l’articolo conclusivo, in cui diversi punti vengono toccati: dal porto, la cui inaugurazione sarà proprio domenica 15, alla complanare, infine uno sguardo d’obbligo alle prossime primarie che vedranno il centro sinistra schierarsi con Francesca Paci o con Maurizio Mangialardi.
Redazione:Sempre a riguardo della riqualificazione della città. Dopo il centro storico e i suoi palazzi non potevamo chiederle dell’intervento al porto…
Mangialardi: Il porto è sempre stato molto importante per la città ma gli interventi che abbiamo deciso dovevano essere fatti per ridare vitalità ad una struttura finora messa in disparte. sono stati stanziati grazie allo sforzo congiunto di Comune, Provincia e Regione ben 15 milioni di euro per il completamento dei lavori.
R.:Nello specifico, quali lavori sono stati effettuati?
M.: Sono stati abbattuti i locali dell’ex-Sep, ormai divenuti pericolanti, abbassato il fondale fino a tre metri, il che consentirà alle barche, sia dei pescatori che dei turisti di tornare a usare il porto; la separazione dal canale del fiume Misa che oltre a trasformarlo in porto di mare, evita anche che i detriti e i fanghi vadano a depositarsi sul fondale; è stato reinventata l’imboccatura del porto con la costruzione di un braccio proprio sul mare, sul lato est. Infine diverse strutture sono state risistemate e nuove facilitazioni aggiunte come le colonnine di servizio. E’ un progetto dinamico che finora ha visto realizzate molte parti ma che può progredire ancora man mano che lo si utilizzerà. E’ stato pensato con un progetto a lungo respiro, che magari dà piccole e provvisorie soluzioni nell’immediato, ma che appianerà tutte le questioni sollevate dai fruitori dei porto in maniera ragionata, partecipata e definitiva.
R.:Un caso ben diverso è quello invece della complanare, per la vicenda delle proteste, del Comitato e della questione ambientale.
M.: Ma vedete, anche qui sarebbe da aprire una parentesi molto lunga. La questione ambientalista è giusto che venga ascoltata, ma se poi la struttura verrà realizzata – e su questo non ci piove – tanto vale che cerchiamo la migliore soluzione realizzabile. Da parte del comitato e degli attivisti non sono giunte proposte alternative concrete.
R.:Beh, c’era l’idea che si potesse costruire una nuova autostrada ed utilizzare quella esistente come complanare…
M.: Ma il consumo del territorio ci sarebbe stato comunque, anzi, nel progetto che si attuerà si parla solo di dieci metri in più. Inoltre gli abitanti delle zone a sinistra dell’autostrada avrebbero avuto comunque gli stessi problemi. Nessuno vuole la strada vicino casa.
R.:E sulla questione degli svincoli?
M.: Non ci saranno incroci a T dato che sono previste le corsie di accelerazione e decelerazione. Naturalmente non si potevano realizzare rotatorie in coincidenza con le uscite, altrimenti la strada avrebbe perso la caratteristica di bretella di adduzione all’autostrada e la Società Autostrade non l’avrebbe finanziata.
R.:Comunque non potrà essere una strada a scorrimento veloce.
M.: Sicuramente non si potranno raggiungere i 100 km/h ma quando devi andare da Marzocca all’ospedale senza dover passare per il centro, oppure quando si eviteranno le code del centro storico per andare da un estremo all’altro della città, i vantaggi saranno chiari a tutti. Bisogna solo aspettare qualche anno, poi si potrà dire se quest’Amministrazione ha sbagliato o meno.
R.:I rapporti col Comitato?
M.: Il Comune cerca di fare tutto perchè venga riconosciuto un giusto indennizzo alle famiglie vittime di esproprio. Ma quando vedi che ti rendi disponibile ma gli incontri saltano perchè loro non ci vengono e per di più vedi sulla stampa che sei stato tu il responsabile dello slittamento dell’incontro, è logico che i problemi affiorano. Ma il grosso dei problemi è venuto fuori perchè non ci si è concentrati subito su quelli cercando di risolverli ma ci si è scagliati contro la complanare anche quando ormai era chiaro che si sarebbe fatta. C’è stato un depistaggio da parte del Comitato sui singoli problemi che sicuramente ora creerà problemi alle famiglie interessate.
R.:Perchè l’Amministrazione non è scesa al fianco dei manifestanti se la causa era giusta? Altri esponenti politici invece erano sempre lì.
M.: Perchè spesso il supporto lo si dà in altre maniere. Ad esempio: quando la Società Autostrade ha minacciato di far pagare alle famiglie Guidi e Piermattei una penale di 2000 € al giorno perchè ostacolavano l’avvio dei lavori, se non fosse stato per il lavoro di mediazione del Comune, le ingiunzioni sarebbero arrivate. E dopo lì c’è poco da fare, lì poi non si scherza più. Quindi un conto è manifestare contro, un conto è agire concretamente.
R.: Le valutazioni economiche per gli indennizzi non sono un pò basse?
M.: Ma nemmeno io sono a favore degli indennizzi proposti, quelle sono solo proposte in base a quanto è stato dichiarato inizialmente dai proprietari. Se poi nel tuo appezzamento di terra, per esempio, ci pianti alberi da frutto, la valutazione sarà diversa e dopo si andrà pian piano sui valori di mercato. La società che si occupa degli indennizzi verrà a controllare quanto dichiarato e si aggiusterà l’offerta, quindi da questo punto di vista non mi preoccupo perchè a nessuno verrà rubato nulla.
R.:Siamo in periodo preelettorale, una dichiarazione sul senso delle primarie.
M.: Le primarie di coalizione sono uno strumento importante per dare voce ai cittadini. Sono stato anche io tra i promotori di questo momento perchè ritengo che sia un passo importante per la città, mentre altri partiti hanno scelto dentro le loro segreterie i loro candidati. Io finora sono sempre stato zitto sulla questione e non mi sono sbilanciato perchè ritenevo giusto che non ci fossero condizionamenti di sorta.
R.:Chiunque dei due venga scelto per rappresentare la coalizione di centrosinistra, riserverà un posto per lo sconfitto?
M.: Io sono pronto a farmi da parte nel caso non venga scelto, ma penso che comunque ci sarà bisogno di tutti per dare unità e forza a quei punti programmatici che ci contraddistinguono dagli altri.
Intervista a cura di Luca Ceccacci e Carlo Leone
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