Senigallia: Giochi Senza Barriere, una festa a rifiuti zero
Conclusa la tradizionale manifestazione per bambini con un occhio all'ambiente e l'altro alla solidarietà
L’edizione 2009 di Giochi Senza Barriere si tinge di colori: dal verde del rispetto per l’ambiente, al rosso della solidarietà, al bianco della sobrietà.
L’ormai classica tre giorni di giochi per bambini e ragazzi dagli 8 e i 13 anni, giunta alla sua 28a edizione quest’anno ha voluto mettere in pratica l’invito di Papa Benedetto XVI «La dimensione educativa oggi deve esprimersi anche nella capacità di formare a comportamenti sostenibili, di ridurre quei consumi che non sono realmente necessari e di imparare a soddisfare in modo ragionevole i bisogni essenziali della vita individuale e sociale».
Proprio per ridurre consumi, sprechi ed inquinamento, ma anche per sostenere forme di economia etica e solidale, sono state attuate quattro scelte:
1. Si è deciso che di non servire acqua imbottigliata alla cena conclusiva di Giochi Senza Barriere. Abbiamo preferito servire gratuitamente delle bottiglie di vetro gentilmente concesse da Gorgovivo – Multiservizi, riempite con con acqua di rubinetto. Bere acqua in bottiglia causa un grande spreco di risorse, montagne di bottiglie di plastica ed enormi emissioni di anidride carbonica per il trasporto potrebbero essere risparmiate. L’acqua di rubinetto invece è molto più sostenibile dal punto di vista ambientale, costa da 1000 a 10000 volte meno dell’acqua in bottiglia, è buona e sicura, perché sottoposta a controlli molto più frequenti rispetto a quella in bottiglia. Invitiamo tutti quindi a consumare acqua di rubinetto per essere più sobri sostenibili e solidali. Abbiamo anche invitato ad installare dei riduttori di flusso nelle case per ridurre il consumo di acqua fino al 50%.
2. Sono stati utilizzati piatti, posate, bicchieri, tovaglioli in materiale biodegradabile. Anche in questo caso lo scopo è ridurre l’uso della plastica: un sacchetto, un bicchiere, un piatto hanno un uso al massimo di qualche ora per un tempo di degradazione nell’ambiente che può raggiungere i 1000 anni, accompagnato dal rilascio di sostanze altamente tossiche, contaminazione delle acque, del suolo, sino ad entrare nella catena alimentare provocando danni gravi alla salute umana. Diminuire l’uso della plastica rappresenta un modo concreto per difendere la vita.
3. Abbiamo servito caffè equosolidale per ridurre la nostra complicità con le multinazionali alimentari che sfruttano i produttori del Sud del Mondo e per contribuire a tirar via la vergognosa linea di demarcazione che condanna il 16% dell’umanità a morire di obesità e non sapere dove mettere i propri rifiuti ed il restante 84% a non avere di che mangiare, curarsi, vestirsi, istruirsi.
4. Abbiamo acquistato una parte dei prodotti da due cooperative sociali del nostro territorio (Consorzio Solidarietà e Mondo Solidale) che aderiscono al progetto con cui la Diocesi di Senigallia propone un percorso di conversione attraverso la pratica di stili di vita più coerenti con l’annuncio evangelico. Le due cooperative oltre ad essere organizzazioni non profit, creano posti di lavoro per lavoratori svantaggiati del nostro territorio e si sforzano di creare mercati paralleli, etici e solidali che diventino degli strumenti di lotta alle disuguaglianze rendendo possibili percorsi di emancipazione tanto per i produttori del Sud del Pianeta, quanto per i lavoratori svantaggiati del nostro Territorio, per restituire ad entrambi dignità e speranza.
Inoltre, per il terzo anno consecutivo i Giochi Senza Barriere sostengono il progetto "NonSoloPozzo", che ha come principale obiettivo la raccolta fondi per la costruzione (attualmente in corso) di un pozzo in Tanzania, consolidando così il gemellaggio con la comunità parrocchiale di Lowerere. Una terra in cui l’acqua è fatica: per poterla avere bisogna percorrere 17 chilometri (a piedi o in bicicletta) per andare e altrettanti per tornare carichi di taniche. La scelta di un uso parsimonioso dell’acqua rappresenta quindi anche un segno di condivisione con chi convive quotidianamente con la scarsità di un diritto tanto fondamentale, quale quello dell’acqua.
Per la prossima edizione non solo manterremo le scelte fatte quest’anno, ma ci sforzeremo anche di compierne delle altre sempre nell’ottica della sobrietà, della solidarietà e del rispetto dell’ambiente, anche in sintonia con il messaggio del Papa per la prossima Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2010: “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. Il Papa ci ricorda che sulle emergenze ambientali e sociali, sui cambiamenti climatici, sull’uso delle risorse naturali, può giocarsi l’aumento della conflittualità o, al contrario, si possono creare percorsi di cooperazione, solidarietà, partecipazione.
Noi abbiamo deciso di impegnarci per la seconda opzione. La strada e tracciata: non resta che percorrerla.
dalla Comunità Parrocchiale del Portone
Ditemi che l'acqua della piscina non era quella potabile...vi prego ditemelo...
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