Senigallia: elementari e materne preda di ladri e vandali
Dopo la "Collodi" è toccato ad altre scuole
Un altro raid notturno in un istituto scolastico senigalliese. Stavolta è stata la scuola elementare Don Milani di Marzocca a subire l’irruzione dei vandali.
E’ successo nella notte tra lunedì e martedì e sull’episodio stanno indagando i carabinieri. Stavolta, a differenza di quanto accaduto alcuni giorni or sono alla materna "Collodi", gli incursori notturni dopo essere penetrati all’interno della scuola forzando una porta laterale si sono "divertiti" a scardinare e danneggiare irrimediabilmente una macchina del caffè.
La notte scorsa, inoltre, alcuni ladri si sono introdotti nella scuola elementare, di Ripe rubando da una scrivania alcune decine di euro.
I due episodi sottolineano ancora una volta quanto gli istituti scolastici siano sempre di più presi di mira da parte di vandali e ladri. La "fragilità" delle porte d’ingresso e l’assenza di blindature e sistemi d’allarme sono elementi che contribuiscono a favorire l’azione degli incursori.
Di questo e di molto altro si sono lamentati alcuni genitori dei bambini della "Collodi". "Già a novembre – dice una mamma – era successo qualcosa di analogo, ma da allora non sono stati presi provvedimenti". Ma i genitori, o almeno una parte di loro, sono arrabbiati soprattutto per come è stata gestita da Angela Leone, la dirigente dell’istituto, l’emergenza di lunedì scorso, quando i bambini si sono trovati in una scuola sporca e sottosopra.
"La dirigente – dicono i genitori ha sottovalutato la situazione e se non fosse stato per l’iniziativa personale di qualcuno di noi non avrebbe neanche chiamato l’ufficio igiene dell’Asur per prendere i provvedimenti del caso. Il tutto quando in un’aula sono stati trovati addirittura degli escrementi e quando anche la cucina era stata messa sottosopra con i vandali che si erano divertiti ad aprire i frigoriferi ed a bivaccare con quello che hanno trovato. Nonostante ciò la dirigente non ha ritenuto opportuno chiudere la scuola ed anche la mensa ha funzionato regolarmente in una situazione senz’altro a rischio. Sarebbe bastato invitare i genitori a riportare a casa i bambini e trovare una soluzione d’emergenza per coloro che non potevano farlo. Far restare i piccoli a scuola in quelle condizioni non è stata certo una buona idea"
di Marco Benarrivo
da Il Messaggero
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