Intrusione nello studio dell’Avv.Canafoglia e distruzione di alcuni file “delicati”
Massimo Bello (Energie per Senigallia): "Coincidenze o avvertimento? Meglio parlare di altro perché fa meno paura"
Ecco perché vi racconto una storia, una storia vera fatta di persone vere e, soprattutto, di fatti veri. Che accadono anche a Senigallia.
E’ la storia di un Avvocato, con la ‘A’ maiuscola’, che difende da tempo cittadini e famiglie vittime di abusi, soprusi, violazioni dei più elementari diritti sanciti dalla Costituzione: il diritto alla libertà, all’informazione, il diritto sostanziale di eguaglianza, il diritto ad una buona e corretta amministrazione del bene pubblico e privato, il diritto al risparmio, il diritto all’ambiente e alla salute pubblica, il diritto alla sicurezza pubblica e sociale.
Mi riferisco all’Avv. Corrado Canafoglia di Senigallia, responsabile per le Marche dell’Unione Nazionale Consumatori e Responsabile nazionale dell’Associazione consumatori per il Settore ‘costituzione di parte civile’, e al suo Studio Legale che, non meno di qualche giorno fa, è stato oggetto di ‘tentativi di intrusioni notturne‘ e allo stesso tempo di ‘danneggiamento’ di tutti i files contenuti nella ‘memoria‘ dei pc del suo Studio.
‘Memoria’ completamente cancellata, distrutta, bruciata. I files contenevano documenti e fascicoli importanti, delicati. Ne ricordo solo alcuni: i crack di Banca Marche, Banca Veneta e Banca Popolare Vicenza, di cui l’Avv. Canafoglia segue oltre 4.000 risparmiatori su tutto il territorio nazionale, che si sono costituiti ‘parte civile’ nei diversi processi appena avviati; i gravi reati ambientali legati alla gestione di rifiuti e commessi in varie parti d’Italia (Umbria, solo per citare una regione italiana); la tragedia dell’alluvione di Senigallia del maggio 2014, che vede ipotizzati una serie di reati gravissimi, dall’abuso in atti di ufficio a disastro ambientale.
Una coincidenza? Non saprei, ma vero è che queste coincidenze sono più di tre e che hanno portano ‘qualcuno’ ad accedere nottetempo nello Studio Legale e a distruggere tutti i files contenenti i fascicoli e i documenti di procedimenti giudiziari ‘caldi e delicati’. Peccato, però, che l’Avv. Canafoglia ha copie di tutti quei files distribuiti in ‘luoghi di sicurezza’. Pertanto, quei documenti e quei fascicoli esistono ancora!
Un avvertimento? Non saprei, ma vero è che queste ‘azioni delittuose’ si manifestano quando ‘qualcuno’ desideri che non si parli affatto di fatti, che non si processino in alcun modo i fatti. Tutto deve tacere perché nessuno deve sapere, nessuno deve conoscere la verità dei fatti.
E, allora, quando un Avvocato va in trincea a combattere ‘una battaglia giusta‘ con coraggio, non si può assistere ad un ‘silenzio assordante’ che circonda questa vicenda. Un silenzio inaccettabile e, allo stesso tempo, complice di situazioni che ledono e violano, nel più profondo della sua radice, la Libertà di una Nazione e di una Comunità.
Il silenzio che ha circondato e circonda in queste ore le vicende è disarmante, incomprensibile. Nessuno ha espresso una sua opinione al riguardo, né sui social tanto meno sui giornali, tanto meno da parte delle istituzioni locali; nessun accenno a solidarietà, nemmeno quella di rito; nessuna presa di posizione, nessun commento. Eppure, gli argomenti e i temi trattati, e quanto accaduto in quello Studio Legale, sono fatti, veri e tangibili, sotto gli occhi di tutti, e riguardano la quotidianità. Di questi fatti se ne parla poco e non abbastanza. Perché forse – qualcuno afferma – meglio è non affrontare certi ‘argomenti’ perché ‘ci si fa male, ci si brucia, è pericoloso’.
Meglio parlare di altro, magari del ‘Grande Fratello VIP’. Meglio attaccare Berlusconi o Renzi o Di Maio piuttosto che discutere e magari mettere sotto inchiesta Banca d’Italia per i crack di conosciuti istituti di credito che si sono concentrati in questo periodo; meglio criticare la ‘Nazionale di calcio’ e occupare intere trasmissioni a scannarsi della non qualificazione dell’Italia ai Mondiali 2018 piuttosto che affrontare il tema dei ‘risparmiatori truffati’ oppure dei reati legati all’inquinamento ambientale e al ‘traffico illecito dei rifiuti, compresi anche quelli pericolosi’. Meglio discutere di sciocchezze varie piuttosto che soffermarsi sulla nota vicenda di quella tragica alluvione, che ha seminato paura, morte, insicurezze e avvisi di garanzia.
Meglio parlare di altro perché fa meno paura, meno male e non costringe nessuno a prendere una ‘vera e libera’ posizione di fronte a ‘situazioni’, che sono vicine alle nostre case, alle nostre comunità.
L’Avv. Canafoglia ha preferito, invece, non parlare di banalità o di nascondersi dietro un dito. L’Avv. Canafoglia ha deciso di mettersi in trincea e come tanti soldati, che prima di lui l’hanno fatto, ha deciso di combattere la sua battaglia, la nostra battaglia per difendere quei diritti che la nostra Costituzione definisce fondamentali ed inalienabili. Io sono vicino a lui! Non lasciamolo solo!
da Massimo Bello
Presidente Associazione culturale e politica
“Energie per Senigallia”
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