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Una petizione per salvare gli alberi a fianco della stazione di Senigallia

L'iniziativa lanciata da una cittadina: "Certamente i parcheggi servono ma vi sono altri spazi utili senza eliminare il verde"

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La pineta in viale Bonopera a Senigallia

Salviamo gli alberi della stazione ferroviaria di Senigallia. Questo l’incipit della petizione lanciata sulla piattaforma on line (divenuta molto famosa a Senigallia negli ultimi tempi) change.org dove in poche ore oltre 130 cittadini hanno aderito all’iniziativa. Lo scopo è quello di evitare l’abbattimento della pinetina a fianco della stazione fs di Senigallia, in viale Bonopera, al centro di un progetto che mira ad ampliare i parcheggi a ridosso del centro storico.

L’iniziativa è stata lanciata al presente indirizzo e recita: “Non bastavano i lecci di piazza Garibaldi, le tamerici del lungomare di Cesano, ora anche la pinetina vicino alla stazione è destinata all’abbattimento per fare spazio ad un parcheggio!!! Abbiamo soltanto 8 giorni per far sentire la voce di chi comprende l’importanza del verde in città, come sostenuto da tutte le evidenze scientifiche, e per cercare di salvare questi nobili alberi! Certamente i parcheggi servono, ma gli alberi anche, e a Senigallia non mancano altri spazi utili per parcheggi senza uccidere altri alberi!

Negli ultimi giorni, sono diverse le associazioni politiche o ambientaliste che si sono apertamente schierate contro il progetto deliberato dalla giunta comunale senigalliese. In tal senso si sono espressi Davide Da Ros e Marcello Liverani (rispettivamente Lega Nord e Fratelli d’Italia), le associazioni Italia Nostra, Gruppo Società e Ambiente, Confluenze, a cui ha dato riposta il sindaco Mangialardi, ribadendo che per ogni albero abbattuto saranno piantumati due nuovi fusti in siti “idonei”.

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Commenti
Solo un commento
bimi 2017-09-30 22:27:58
E si che bisogna sbrigarsi... questa è l’amministrazione dei blitz, del rifiuto del confronto. Ricordiamo tutti cosa è successo in piazza Garibaldi: progetti falsi appesi sul palazzo della polizia municipale e infine, di nascosto, cambio di programma all’ultimo e immediato abbattimento dei lecci, prima che la cosa potesse essere discussa per capire cosa preferivano i cittadini. E così abbiamo visto fare presso le ex-colonie ENEL, con le ciminiere Italcementi, ecc
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