Partecipata anche la manifestazione che – in contemporanea all’inaugurazione della “nuova” piazza Garibaldi – era stata organizzata dall’Associazione Mazziniana, dal Centro Mazziniano, dall’Uaar e dall’Associazione di Storia Contemporanea, per protestare contro la decisione di apporre nel lugo dedicato a un padre della patria gli stemmi papali di Benedetto XIV e in particolare di Pio IX, “pontefici autocrati” e, nel caso del senigalliese, “carnefici del patriota Girolamo Simoncelli“.

Nei mesi scorsi, una raccolta di firme contro la decisione dell’amministrazione comunale aveva raccolto invano oltre mille adesioni.

L’incontro, svoltosi presso il cippo dello stesso Simoncelli, in via Chiostergi, ha inteso protestare in maniera “civile e pacifica, oltre che davvero laica e democratica“, come ricordato dall’Associazione di Storia Contemporanea, che nei giorni scorsi nel criticare risolutamente il sindaco Maurizio Mangialardi per una “conoscenza della storia locale che lascia molto a desiderare e per il disprezzo dei valori del dialogo e della critica”, ha annunciato oltre un mese di sospensione di ogni attività culturale.

La serata ha proposto un “Dialogo sulla democrazia” con intervento pure del consigliere di maggioranza (Pd) Mauro Pierfederici, che – con indosso una maglia di ironico sberleffo nei confronti dell’ultimo Papa Re – ha ricordato come “se oggi possiamo dirci cittadini, e non sudditi come al tempo dello Stato Pontificio, è grazie a uomini come Giuseppe Garibaldi”.

Da sottolineare, in centro, anche la comparsa di alcuni volantini di contestazione all’amministrazione comunale per l’estensione della Ztl, un altro tema che negli ultimi mesi ha alimentato le polemiche attorno al futuro della nuova piazza e delle attività commerciali del centro storico della città.

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