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Al via la protesta contro gli stemmi papali contro la decisione del primo cittadino

"Certi simboli disonorano la nostra storia, anche quella più recente del percorso partigiano e resistenziale"

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Lo stemma papale di Benedetto XIV posizionato in piazza Garibaldi a Senigallia

Mentre il sindaco continua a bearsi dell’omaggio prestato a due autocrati papali (ma quanto è costato questo omaggio? molti si chiedono: 52.000 euro, come si vocifera?), parte stasera la protesta organizzata da alcune Associazioni cittadine (Associazione di Storia Contemporanea; Centro Cooperativo Mazziniano; Associazione Mazziniana Italiana; U.A.R.R.) che hanno programmato alcune iniziative culturali per levare la voce contro la decisione del primo cittadino e della giunta comunale.

Appuntamento alle 21.30 presso l’Auditorium S. Rocco con l’Associazione “Non Canto per Cantare” che eseguirà un Concerto di canti popolari, con Antonella Vento come voce, Paola Pancotti al flauto, Claudio Mercanti al violino e Daniele Streccioni alla fisarmonica. Ieri, intanto, le suddette Associazioni hanno incontrato la stampa e i toni sono sembrati subito accesi.

Lo storico Marco Severini, presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea, precisa: “si tratta di una protesta civile, nonviolenta e culturale, una protesta di cittadini indignati dall’avventato stravolgimento della storia e delle tradizioni laiche e democratiche di Senigallia operato dal primo cittadino cui consiglio la lettura di un aggiornato manuale di storia contemporanea”. Alessandro D’Alessandro, presidente del locale Centro Cooperativo Mazziniano, ha affermato: “Con queste iniziative vogliamo dar voce al dissenso dei cittadini che contestano la decisione dell’Amministrazione comunale di apporre stemmi papalini in piazza Garibaldi che è comunque uno spazio pubblico e comporta denaro pubblico”.

Luciano Di Marcelli, referente della sezione locale dell’Associazione Mazziniana, dice: “pur plaudendo alla ristrutturazione urbanistica della piazza, quale rappresentante di un ente che ha lo scopo di preservare e divulgare i valori storici risorgimentali esprimo viva indignazione per la scelta a dir poco superficiale di collocare i due stemmi papali; scelta operata dal nostro primo cittadino addirittura in antitesi con la toponomastica dedicata a Garibaldi, personaggio chiave nel cammino della storia italiana: il sindaco non ha le idee chiare sui percorsi storici che hanno portato all’attuale forma di democrazia; e Pio IX è stato un monarca assoluto che ha governato con chiusura e incertezze, commettendo orrendi crimini”. Paul Manoni, referente dell’U.A.A.R.: “dare lustro a Pio IX, un autocrate e teocrate, per fini prettamente economici è una testimonianza del fatto che il tempio non è ancora stato liberato dai mercanti”.

Sono poi intervenuti diversi cittadini: tra questi l’ex consigliere comunale Enrico Pergolesi ha detto: “nella rete qualche facilone sostiene che della questione di piazza Garibaldi non importa niente a nessuno: invece la storia contemporanea si chiama così anche per la capacità che ha di far presa sull’attualità: certi simboli disonorano la nostra storia, anche quella più recente del percorso partigiano e resistenziale”.

Il consigliere comunale Mauro Pierfederici ha ribadito: “Gli stemmi non sono un abbellimento, ma dei simboli: e i simboli di due autocrati non stanno bene in una pubblica piazza. Sessantaquattro anni fa il sindaco Zavatti si batté per far eigere il cippo al patriota Girolamo Simoncelli; oggi il sindaco Mangialardi pone gli stemmi papali: è un segno dei tempi, il cerchio si chiude”.

Intanto si mettono appunto gli ultimi preparativi e gli organizzatori annunciano non poche sorprese. Questi gli appuntamenti successivi: Lettere di un condannato a morte dal papa–re, con l’attore Alessio Messersì (presentato da Mauro Pierfederici), presso l’Area Archeologica la Fenice, domenica 24 luglio (ore 21.15); Dialogo sulla democrazia presso il cippo a G. Simoncelli (Via Chiostergi 10), martedì 26 luglio (ore 21.30), che sarà animato e gestito da studiosi, intellettuali e cittadini. Le Associazioni invitano tutti i cittadini senigalliesi e italiani a partecipare vivamente alle suddette iniziative.
Dagli Organizzatori

Commenti
Ci sono 5 commenti
BlackCat
BlackCat 2016-07-21 18:07:32
Eccellente.
leofax 2016-07-21 18:50:29
In questo contesto, ciliegina sulla torta, manca solo di spostare le targhe dalla piazza Pio IX in zona Piave e portarla in piazza Garibaldi e viceversa!!!
tamaratamara 2016-07-21 22:44:19
W Pio IX. Non sono un esperto di storia, ma se Pio IX è ancora perseguitato dopo tanti anni da autentici "talebani della repubblica", vuol dire che è stato veramente un grande UOMO! W Pio IX.
simone 2016-07-22 08:58:14
Come forma di protesta perché non aboliamo l'otto dicembre, la festa dell'Immacolata; visto che è.stato proprio Pio IX a istituirla.. Forse è un po' troppo come protesta
BlackCat
BlackCat 2016-07-22 10:04:30
@ simone: non sarebbe una cattiva idea... i "devoti al Papa Assassino" potrebbero festeggiarla, gli altri potrebbero lavorare e prendersi il permesso non goduto quando vogliono. Sarebbe una cosa civilissima, altro che!
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