Senigallia, acque mosse in consiglio: gli ex Forza Italia con la maggioranza?
Paradisi accusa: "Abbiate almeno il coraggio di parlar chiaro agli elettori traditi"
Ormai è cosa certa. Gli ex di Forza Italia passeranno armi e bagagli nel campo dell’avversario di sempre. Nessun percorso politicamente serio né idealmente coerente. Il motto degli ex di Forza Italia è vecchio come il cucco: “Franza o Spagna purché se magna”.
Sono stanchi di fare opposizione e, invece di riunire le forze alternative all’attuale sistema di malgoverno senigalliese e proporre agli elettori una proposta di cambiamento, cambiano loro casacca. E’ certamente più facile. Lo ha confermato (ma non ve ne era bisogno) Alessandro Cicconi Massi in una lettera indirizzata al sottoscritto. In estrema sintesi Cicconi Massi, dopo settimane di silenzio, dice: “non ho alcuna pregiudiziale contro Mangialardi ma non tollerando le ale estreme non è all’ordine del giorno un’alleanza con l’asse Pd-Sel”. Ergo, se Mangialardi taglierà Sel dalla prossima alleanza, gli ex di Forza Italia sono pronti a fare gli assessori.
Ed è esattamente il progetto del primo cittadino. Che, a differenza degli esuli del centro-destra, si pone quantomeno su un piano politicamente più alto e nobile: con una manovra politicamente spregiudicata ma intelligente taglia un movimento (Sel) senza più elettorato e spacca le forze alternative alla sua maggioranza tentando di drenare i voti del centro-destra (facendo leva su piccole ambizioni personali). Il tutto alle sue condizioni. Dall’altra parte, solo il miraggio di uno scranno da assessore barattato con i principi più elementari dell’etica.
Quando si fanno certi percorsi, bisognerebbe avere almeno il coraggio di parlar chiaro agli elettori traditi e raccontare la verità. Avevo chiesto risposte pubbliche ai “pellegrini” verso Mangialardi. Me ne è arrivata una privata. Ma in politica si risponde agli elettori. Ai transfughi che si apprestano all’abbraccio politicamente immorale con l’attuale maggioranza che ha trasformato Senigallia in un’isola non felice di cemento, privilegi per pochi e politica affaristica, dico che se si è stanchi di fare opposizione e non si ha l’ardire di sfidare l’avversario di sempre per convincere la cittadinanza, si può tornare a tempo pieno alla vita civile fatta di lavoro e magari impegno sociale. Non per forza bisogna “morire” (politicamente, si intende) da assessori del sindaco Mangialardi.
Questi signori stanno scrivendo la pagina più triste della storia politica di questa città. A tanto può arrivare la piccola ambizione personale!
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