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Senigallia: Paradisi interviene sul ‘bavaglio’ per i dipendenti comunali

"Il bavaglio anti-costituzionale di Mangialardi scimmiotta la tragedia sovietica ma è una farsa"

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Comì di Cucina
Maurizio Mangialardi e Roberto Paradisi

Senigallia è ormai un “città di polizia”. Il nuovo surreale regolamento voluto dal sindaco, ormai in preda a deliri di onnipotenza mistico-politica, che vieta ai dipendenti comunali (anche in veste di privati cittadini!) di postare su internet critiche all’Amministrazione comunale, è un film già visto.

E’ la riedizione, in forma comica, del “Decreto sulla stampa” firmato il 27 ottobre del 1917 da Lenin. Immaginiamo anche l’ufficio che si occuperà della censura “contro-rivoluzionaria” (sarà l’ufficio del dott. Mirti, incaricato di monitorare ogni parola fuori posto del povero dipendente comunale). E come in Urss, il nuovo ufficio di monitoraggio e controllo delle parole “fuori posto” dei dipendenti, comprenderà (come nel regolamento sovietico introdotto nel 1922) l’esame preventivo di tutte le opere sia manoscritte, delle fotografie postate, delle carte ecc., destinate alla pubblicazione o alla diffusione sui social network.

Non solo. A palazzo comunale, hanno già spiegato che – così come succedeva in Russia in relazione alla divulgazione di segreti pubblici e militari – i dipendenti pubblici saranno tenuti (pena sanzioni disciplinari) al mantenimento del segreto d’ufficio. Obiettivo del sindaco: militarizzare i dipendenti comunali, costringerli al silenzio (sono infatti coloro che meglio conoscono come si muove l’Amministrazione comunale all’interno del municipio) e impedire loro di esercitare il proprio diritto costituzionale alla libera espressione del pensiero. Ci sarebbe da rabbrividire, se non si trattasse di una farsa.

Ovviamente, fin da ora, sono a disposizione come consigliere comunale di quei dipendenti che subiranno richiami o sanzioni per aver esercitato (legittimamente) il proprio diritto di libera espressione.

Commenti
Ci sono 4 commenti
galileo 2014-02-03 16:22:50
stabilire che durante il lavoro i dipendenti non possono usare i social network è superfluo, ci sono tante norme che lo vietano, ma che a casa un dipendente non possa esercitare il diritto di critica, siamo veramente al regime!
melgaco 2014-02-03 18:38:36
Poi però se invece di controllare i dipendenti, qualcuno si azzarda a controllare loro (gli amministratori) ecco che s'incazzano subito
giorg 2014-02-03 22:10:16
gli amministratori non vanno controllati ; i dipendenti si!!
tutto questo per una sana e buona relazione!!
Alberto Diambra
Alberto Diambra 2014-02-04 14:06:30
Il Sindaco Mangialardi non ha ancora compreso che la città di Senigallia suoi cittadini,Vedi il caso ZONA PEE hanno urgente necessità di un buon AMMINISTRATORE e non di una persona che vuol COMANDARE !!Dico questo a ragion veduta in quanto si lamenta ai quattro venti che i già residenti della zona PEEP MISA si rivolgono ,per far valere i loro diritti a una giusta sicurezza dall'esondazione del Misa dopo il massacro del territorio compiuto dall'Amm.ne Comunale,a tutte le istituzioni in quanto non si prende alcun provvedimento se non polemizzare.SINDACO RIFLETTA le elezioni sono vicine.
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