Continua la collaborazione tra il “Giardino degli Angeli” e il Panzini di Senigallia
A Canavieiras disponibile ora anche un servizio di prevenzione sanitaria
L’Associazione “Giardino degli Angeli” e l’istituto alberghiero “Alfredo Panzini” rafforzano la loro amicizia che negli ultimi dieci anni ha portato alla costruzione di un asilo a Canavieiras in Brasile. La terribile situazione economica che molte famiglie brasiliane sono costrette a vivere ha spinto la onlus “Giardino degli Angeli” a fornire un servizio valido per famiglie e bambini.
Oltre all’asilo e al doposcuola, infatti, i genitori possono beneficiare di un programma di prevenzione sanitaria.
Molti neodiplomati dell’istituto Panzini si sono avvicinati a questa iniziativa solidale per collaborare all’interno di Planet–Panzini, lo spazio scolastico gestito dall’istituto tecnico senigalliese per lo sviluppo dell’animazione, della ristorazione e dell’ ospitalità.
La scuola di Canavieiras è stata premiata la settimana scorsa come “Ente di utilità pubblica federale” dal governo brasiliano.
“Questa piccola oasi vive delle testimonianze e del lavoro dei volontari che periodicamente popolano la nostra struttura – afferma il Presidente del Giardino degli Angeli Silvio Pasquini – Il Brasile è un paese ricco di risorse, ma nell’area di Bahia c’è un tasso di disoccupazione spaventoso.
La nostra onlus ha il compito di seguire questa scuola e il lavoro dei volontari per dare una speranza in più a questa gente. Quando riusciranno ad essere autonomi strutturalmente ed economicamente il nostro lavoro sarà terminato“.
Per celebrare la proficua collaborazione con la onlus, l’istituto Panzini organizzerà una cena venerdì 19 aprile alle ore 19,30.
Quota di partecipazione 60 euro.
Per info contattare il num. 071-79111 (Segreteria istituto Panzini).
1)-"la terribile situazione economica che molte famiglie brasiliane sono costrette a vivere" NON E' AFFATTO COSI'...poichè il tasso di povertà si ridotto vertiginosamente grazie ad efficaci e rapide politiche di governo nell'ultima decade. Non manca impiego per nessuno, solo per quelli che non sono interessati, ovvero "OS VAGABUNDOS" (non c'è bisogno che traduca..) La richiesta di lavoro che oggi ha il Brasile l'Europa non se la potrà sognare nemmeno tra 20 anni ammesso che si riprendano le redini della situazione domani. Nel paesino sperduto dove mi trovo non esistono situazioni di estrema povertà (indigenza senza cibo). Se esistono un centinaio di famiglie problematiche sono seguite da PREFEITURA (comune), CONSELHO TUTELAR (osservatorio sulla condizione familiare dei minori), SAUDE (rete di servizi sanitari pubblici), banche, scuole e un'altra decina di pubbliche istituzioni. Ora come può essere tanto disgraziata una cittadina di costa come Canavieiras in mezzo alle grandi metropoli non me lo so spiegare...(a giudicare dalle foto su Google non si direbbe)
2)-"ha spinto la onlus “Giardino degli Angeli” a fornire un servizio valido per famiglie e bambini". Considerato che da anni al centro della politica brasiliana c'è solo l'economia e soprattutto il sociale (praticamente oggi lo stato brasiliano riesce a coprire per tutti i servizi basilari alla persona) non si capisce questa paventata fretta di fare della solidarietà dall'Italia proprio in Brasile, quando ci sarebbe una lunga sfilza di paesi che hanno necessità ed urgenze ben maggiori (Haiti, Cuba, Rep.Dom., Ecuador, Bolivia, Guatemala, Honduras, Nicaragua,..)
3)-"oltre all’asilo e al doposcuola, infatti, i genitori possono beneficiare di un programma di prevenzione sanitaria". Dove mi trovo io (16000 abitanti in mezzo alla foresta) vi sono 7 pubblici ambulatori gratuiti con 1 medico di base e almeno 4 "receptionisti-infermieri" ciascuno. Per non parlare di 1 caserma esercito, 4 distretti di polizia (CIVIL, FEDERAL, MILITAR, RECEITA), 1 tribunale civile/penale/amministrativo, 1 ospedale, una decina di scuole. Ora diteci se a Senigallia c'è tutto questo e perchè a Canavieiras (35000 abitanti) ciò non funziona che deve essere integrato dal volontariato italiano.
4)-"il Brasile è un paese ricco di risorse, ma nell’area di Bahia c’è un tasso di disoccupazione spaventoso". Caro Pasquini, in Brasile oggi non lavora solo chi non ha voglia!
5)-"la nostra onlus ha il compito di seguire questa scuola e il lavoro dei volontari per dare una speranza in più a questa gente. Quando riusciranno ad essere autonomi strutturalmente ed economicamente il nostro lavoro sarà terminato“. Sono fuggito nell'ultima decade da Senigallia e dall'Italia per problematiche inerenti a mancanza di lavoro, economia, improvvisata povertà ed insieme ad altre persone abbiamo cominciato una nuova vita in Brasile (adesso, non 50-100 anni fa). E' sicuro dunque che il Brasile ha veramente bisogno dell'Italia? O viceversa?
Invito Lei, o chi per Lei, a visitare il Brasile più arretrato insieme a me, poi probabilmente riformulerà meglio il Suo racconto...
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