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Navalmeccanico di Senigallia, varata l’ultima nave: l’area ora è libera

Mangialardi: "Riscatto contro la burocrazia". Alla partenza assisterà anche "Striscia la Notizia" - FOTO

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Il varo dell'ultima motonave dal cantiere ex Navalmeccanico

Con il varo della quinta motonave ferma all’ex cantiere Navalmeccanico di Senigallia – avvenuto giovedì 20 dicembre 2012, finalmente l’area portuale è rimasta libera, sgomberata dai pescherecci che da trent’anni la occupavano inutilmente. Un varo che non ha visto problemi di sorta – se non quello del crescente numero di curiosi – e che ha raccolto soprattutto la soddisfazione dei vari enti che si sono adoperati per lo sgombero dell’area nord del porto.

Intorno alle 9 sono partite le operazioni di “trasloco” di una delle motonavi varate precedentemente, per “allargare” l’area di arrivo della quinta imbarcazione e permettere di effettuare le operazioni in sicurezza. Subito dopo l’ultima nave ha toccato finalmente l’acqua, accompagnata da un caloroso applauso dei presenti e dal sollievo per le autorità e la proprietà delle navi per essere filato tutto liscio nonostante le considerevoli dimensioni (circa 30 metri di lunghezza per 7 di larghezza) e un peso di 200 tonnellate.

Pochi secondi per il varo, ma un lavoro “dietro le quinte” durato anni e acceleratosi in questi ultimi mesi, dopo l’acquisto da parte della Lepore Commerciale srl dei cinque “mostri” (al centro di un caso di corruzione nella cooperazione internazionale) – come qualcuno li ha definiti – dall’Agenzia del Demanio.

E proprio su questo punto ha voluto insistere il Sindaco Maurizio Mangialardi, accompagnato dal portavoce Mario Cavallari, sottolineando come “questo non sia un semplice varo ma un riscatto contro la burocrazia, contro i ritardi. Per questo mi sento di ringraziare a nome della città la Lepore, l’Agenzia del Demanio, la Capitaneria di Porto di Ancona e di Senigallia, l’ex capo cantiere del Navalmeccanico Giovanni Garofolini, la Gestiport, l’ente “Bureau Veritas” e gli uffici comunali che hanno seguito la pratica. Insomma un bel regalo di Natale“.

A dirigere le operazioni di varo (guarda le FOTO) dell’ultimo peschereccio c’erano gli addetti della Gestiport e della Guardia Costiera senigalliese, ma ad assistere, oltre al pubblico, c’erano anche i responsabili dell’ente tecnico di certificazione per il varo “Bureau Veritas” di Ravenna, Carmelo Patanè e Giovanni Gargiulo, e soprattutto i rappresentanti della Lepore Commerciale srl, gli avvocati Giuseppe Tiso e Antonio Di Piazza.

Questi ultimi hanno spiegato che le barche prenderanno il largo in direzione Venezia (e non la Croazia) grazie ad un rimorchiatore proveniente dalla città veneta: il tutto avverrà in due viaggi nell’arco di 48 ore, trasportando prima due e poi tre barche (due grandi e la più piccola) presumibilmente dopo le vacanze natalizie, verso metà gennaio.
Sempre nella giornata di giovedì 20 si terrà una riunione tra i vari enti per definire i dettagli tecnici della partenza dei cinque pescherecci.

Partenza a cui assisterà anche Striscia la Notizia: il Sindaco Mangialardi, dopo aver cercato di far assistere un giornalista del noto Tg satirico al varo delle cinque imbarcazioni, è riuscito a strappare la promessa che torneranno a Senigallia – dopo il servizio in onda nell’aprile 2009 -, “per testimoniare l’Italia che funziona“.
E subito dopo la partenza – ma già alcune idee ci sono – si penserà a cosa fare dell’area appena liberata, grande all’incirca come un campo da calcio: si parlava – dopo il tramonto dell’allargamento della darsena perché troppo oneroso – di capannoni per il rimessaggio del materiale da pesca, ma lo stesso Mangialardi “frena” le ipotesi: “Per ora godiamoci questo momento“.

Commenti
Ci sono 3 commenti
che l' area diventi un luogo pubblico per tutti fuori dai giochini di potere locali che il sindaco sia garante per noi cittadini,grazie. 2012-12-20 19:44:54
Per tutti signor sindaco per tutti!
N.H.ugo mascetti 2012-12-20 23:47:03
Magari ci facciamo un asilo nei capannoni coi tetti d’amianto-eternit. Viceversa vi ho già foto-segnalato che gli operai lepore portano i caschi solo in occasione del varo quanto ci sono le autorità e la capitaneria è distratta negli altri giorni.
alfio romiti 2012-12-21 12:22:27
vuoto, vuoto e ancora vuoto.
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