Ostra ha incontrato l’astronauta dell’Esa Paolo Nespoli
Emozioni "stellari", aneddoti sulla vita nello spazio, curiosità e... le foto della serata
Intensa e suggestiva serata quella organizzata ad Ostra per l’incontro con l’astronauta Paolo Nespoli, sabato 29 settembre. Intensa perché l’ingegnere spaziale – che ha volato sulla Stazione Spaziale Internazionale per ben due volte – ha parlato oltre due ore di terra, stelle, galassie, viaggi interstellari e gravità; suggestiva perché ha fatto sì che la piazza dei Martiri gremita come non mai si emozionasse guardando le stelle e pensando alla vita sulla luna o su Marte.
L’incontro con l’astronauta dell’agenzia spaziale europea (Esa), reso possibile grazie all’amico Roberto Rossetti, suo commilitone nel 9° Battaglione d’Assalto “Col Moschin” di Livorno, grazie all’intervento del Comune e dell’oratorio parrocchiale “Sacro Cuore” di Ostra (lunedì 1 ottobre sarà poi a Senigallia), è stato preceduto dal concerto live gratuito del gruppo musicale “Flash Mob”, ed è stata soprattutto l’occasione per mostrare quanto sia difficile ma entusiasmante la vita a bordo di navicelle spaziali e della Stazione Spaziale.
Stazione internazionale – alla cui realizzazione hanno collaborato numerosi paesi tra cui l’Italia – in cui Nespoli, assieme ad altre due persone, ha “vissuto” per sei mesi conducendo esperimenti, studiando le reazioni del corpo ai continui solleciti, agganciando moduli spaziali contenenti provviste per quattro mesi, ma non solo.
Paolo Nespoli (clicca QUI per leggere la biografia), finora l’italiano che è rimasto più a lungo nello spazio (159 giorni, dal 15 dicembre 2010 al 24 maggio 2011, con la Spedizione 26/27 “MagISStra”), ha raccontato e si è raccontato, tra aneddoti e curiosità, tra soddisfazioni per missioni riuscite e malumori per problemi e timori.
Come quando è rientrato sulla Terra: chiusi in tre a bordo di un modulo non più grande di un’autovettura (guarda la foto), la capsula russa “Soyuz” di rientro, bruciacchiata dall’attrito con l’atmosfera, ha avuto un impatto nella steppa del Kazakhstan tutt’altro che “dolce”.
Una serata dunque fantastica sotto molti aspetti, che ha visto il pubblico non solo riempire la piazza, ma porre anche all’astronauta Esa molte domande.
Dalle curiosità sulla durata del giorno e sugli orari (variabili in base alle attività e comunque convenzionali), ai grandi interrogativi sull’esistenza degli extraterrestri (…”Ma gli extraterrestri eravamo noi quando parlavamo in diretta con il Papa Ratzinger o con il Presidente della Repubblica Napolitano” ha commentato Nespoli) e sulla presenza di Dio, cui l’ospite d’onore – che ancora oggi lavora per l’agenzia spaziale europea e per quella americana come assistente, consigliere e trainer – ha risposto con entusiasmo.
L’amministrazione e il consiglio comunale di Ostra, con diversi esponenti politici di maggioranza e minoranza, ha poi consegnato a Paolo Nespoli la civica benemerenza, ad attestare l’amicizia e la riconoscenza per un uomo che ha dato molto all’umanità, offrendosi – tra l’altro – addirittura come cavia per numerosi esperimenti.
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