Senigallia, Paradisi attacca Mangialardi sui contributi alle associazioni
Critiche sulla "pioggia" di soldi pubblici: "Meglio un pasto a costi accessibili all'asilo"
C’è un giochino in atto a Palazzo. Imbarazzati dalle pubblicazioni del "Libro bianco", sindaco e assessori, incapaci di smentire un solo rigo in relazione agli sprechi che sto denunciando e sbugiardati sui presunti fondi che mancherebbero per il sociale e i servizi (mentre sembra ce ne siano in abbondanza per gli amici degli amici), mandano avanti i presidenti delle varie associazioni che hanno percepito contributi pubblici.
Anche a costo di far fare loro figure "barbine", come è il caso del presidente del circolo degli scacchi che ha vergato una improbabile smentita confermando in pieno quanto avevo denunciato.
La strategia mistificante è quella di far passare l’idea che il consigliere Paradisi ce l’abbia con l’associazionismo. Figuriamoci. Il sottoscritto vive nell’associazionismo e lo apprezza fino al punto da finanziarlo di tasca propria ogni santo giorno.
Ma il punto è proprio questo.
Mentre la stragrande maggioranza dell’associazionismo vive con le proprie forze, con i dirigenti che si auto-tassano e fanno sacrifici, le associazioni che hanno i "santi" in Paradiso vivono di soldi pubblici.
E questo non va.
Una volta per tutte: nessuno mette in discussione la qualità delle manifestazioni organizzate dalle singole associazioni (quando ho inteso farlo, l’ho scritto a chiare lettere). Ma bisogna fare delle scelte: bene il Summer Jamboree e bene il Caterraduno, ma che senso hanno i massicci contributi a pioggia?
Perché delle due l’una: o è vero che stiamo raschiando il fondo del barile e quindi Mangialardi legittimamente piange miseria e, un po’ meno legittimamente, continua ad aumentare la tassazione e i costi dei servizi, oppure i soldi ci sono (eccome se ci sono!). Solo che vengono spesi per oliare una primitiva politica clientelare da prima repubblica.
Meglio un pasto all’asilo a costi più accessibili per le famiglie che una partita a scacchi o una cantata in piazza con soldi pubblici.
E visto che il "Libro Bianco" dimostra che i soldi, per i soliti noti, non mancano mai, il sindaco la smetta di far pagare ai senigalliesi un modo di far politica che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro.
E soprattutto la smetta di nascondersi dietro le difese d’ufficio dei privilegiati che prima incassano (magari lamentandosi anche perché hanno preso poco!) e poi pretenderebbero di dare lezioni di associazionismo a chi, da questi signori, non ha proprio nulla da imparare.
da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
Perchè non prova a dare una mano agli alluvionati di marzo che ancora non sono stati ascoltati da nessuno?Il Comitato Misa non aspetta altro che essere contattato.Più coordinamento civico di così..........
Egregio Signor Paradisi, non vorrei iniziare una querelle con lei sul tema dei contributi ma, visto che mi tira in ballo ancora Le vorrei precisare alcune cose. Primo io ho scritto la mia risposta di mia spontanea volontà senza nessun suggerimento, neppure velato da parte di chicchessia, ma solo per amore della verità e della mia onestà che Lei non so da quale pulpito mette in discussione. Secondo io non ho santi in paradiso come Lei intende, l’unico santo che rispetto è San Francesco. Terzo non ho mai preteso di insegnarLe qualcosa, figuriamoci poi sull’associazionismo nonostante io ci sia da quando avevo 18 anni. Per il fatto che Lei paga di tasca sua, se La può consolare, Le voglio dire che si trova in buona compagnia in quanto il sottoscritto per andare avanti molte volte ci ha rimesso del suo pur non avendo entrate extra o redditi faraonici in quanto ex dipendente pubblico ed ora pensionato e quindi facilmente controllabile. Il Circolo che rappresento è una associazione dilettantistica sportiva non a scopo di lucro e quando io per sopravvivere tra affitto, condominio, iscrizione alla federazione, acquisto materiali, manutenzione ecc.. ho già un muro di oltre i 3000 € e siccome a me interessano molto i bambini ai quali faccio pagare una quota di soli 30€ perché credo che insegnare che abbiamo un cervello e bisogna saperlo usare sia la cosa più buona che possa fare, Lei si renderà conto che se mi affido alle strutture pubbliche per tirare avanti non è una cosa mostruosa. Lei dice che questi soldi andrebbero spesi meglio nei pasti degli asili. Io le rispondo che sì forse sarebbe meglio ma la Sua risposta sa molto di demagogia e di uno che non ha molti argomenti per controbattere. Infine Le ricordo che qualcuno tanto tempo fa disse che non si vive di solo pane.
Cordialmente
Mario Pizzi
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana
Bravo Pizzi, personalmente esorto Paradisi, che vanta di appartenere ad un coordinamento CIVICO, a mostrare maggiore sensibilità, rispetto e cosiderazione per il lavoro degli altri svolto a qualunque titolo, nonchè a conoscerlo, già che c'è, per non rischiare di fare figure barbine parlando a vanvera come troppo spesso gli succede.
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