Presentata la mostra sull’architettura di Paolo Portoghesi
Alla Rotonda di Senigallia si potrà dare uno sguardo al futuro dell'area Ex Sacelit-Italcementi
Presentata nella mattinata di venerdì 10 la mostra allestita alla Rotonda a Mare di Senigallia "Paolo Portoghesi: l’architettura dell’ascolto". L’inaugurazione al pubblico è prevista durante la "Notte della Rotonda 2009" e rimarrà aperta fino al 26 luglio.
Finalmente è disponibile per tutta la cittadinanza il plastico e una mostra su quello che diventerà il nuovo quartiere ex Sacelit – Italcementi. Se prima dalle cartografie e planimetrie molti cittadini non riuscivano a capire quali modifiche e trasformazioni subirà il quartiere, ora con un modellino in scala curato da oltre sei mesi da Orazio Greco tutti saranno in grado di cogliere la rilevanza del progetto Portoghesi che tanto ha fatto discutere i politici cittadini.
La mostra allestita all’interno della struttura più rappresentativa del mare a Senigallia si avvarrà anche di pannelli illustrativi che spiegano come è nata la mostra e da quali elementi ha preso spunto il progetto: elementi naturali, architettonici e paesaggistici di Senigallia ma non solo. Infatti l’idea alla base di tutto sta proprio nell’armonia con la natura e nel legame con la storia: un’alleanza da ripristinare con la terra, prendendo spunto da essa per creare opere moderne e un legame col passato per scrivere il futuro.
Se a parole può sembrare complicato, vedendo le immagini e il plastico diventa tutto più chiaro. Lo spazio pubblico che diventerà centrale del nuovo quartiere prende spunto dalla piazza "a tenaglia" – come la vede l’architetto romano – ovvero il Foro Annonario; la passeggiata al coperto diventerà simile, anche se in chiave un pochino più moderna, ai Portici Ercolani; i palazzi più alti della zona residenziale hanno l’aspetto dei bastioni della Rocca roveresca, quasi un omaggio alle "fortificazioni gentili" fino all’epoca rinascimentale.
Lo stesso allestimento all’interno della Rotonda è stato prodotto conmateriale economico e a basso impatto, il cartone e con una forma che ricorda lo strumento musicale organistico, come in un pezzo dove tanti elementi svolgono ognuno la sua parte fino a dare un risultato d’insieme.
Se il progetto nato da una proposta del Comune ha visto un continuo dialogo tra architetto e Amministrazione, dall’altro lato le polemiche sulla poca disponibilità del Comune a trattare l’argomento pubblicamente non accennano ad attenuarsi.
Le accuse che i consiglieri di minoranza hanno rivolto durante le ultime sedute del Consiglio sono state proprio rivolte sull’eccessiva fretta o presunta tale che ci sarebbe stata nell’approvazione del progetto e sul mancato coinvolgimento di diversi segmenti della città, operatori, associazioni di categoria, cittadini.
Il progetto, finanziato grazie al contributo de "La Fortezza srl" dell’imprenditore anconetano Pietro Lanari, prevede oltre al Grand Hotel maxi lusso anche un centro commerciale, un polo museale (previsto ma deve ancora ricevere l’ok definitivo sulla destinazione d’utilizzo da parte dell’Amministrazione), 170 appartamenti di varie metrature: si parte da un minimo di 55 mq, tutti con parcheggio privato interrato.
Dal lato parcheggi il nuovo quartiere prevede oltre 499 strisce bianche per l’intera città. Con i nuovi collegamenti di via Panzini e via Mamiani – ora chiuso appunto per lavori – il quartiere sarà di fatto, o perlomeno questo è l’obiettivo che ha ispirato il progetto sulla viabilità, vicino e contiguo al centro cittadino.
I due lungomari saranno finalmente riuniti da due ponti rialzati di cui uno dedicato al solo "traffico" pedonale e ciclistico, proprio per rispettare le abitudini dei senigalliesi.
La mostra resterà aperta fino al 26 luglio con orario giornaliero dalle 18 alle 24 e il Sindaco Angeloni si augura che venga visitata, anche per sondare le opinioni al riguardo.
di Carlo Leone
A me non piace il progetto
tutte quelle torri che richiamano la torre Velesca di Milano
Torre costruita nel 1956 dagli architetti B.B. P.R. ,fu definita progetto che può collegarsi alla rivoluzione formale battezzata Neoliberty, ma con accenni di Brutalismo .
Che brutta copia
nel primo pannello uno scorcio del foro annonario, in questo caso chiamato "foro boario"?.
il plastico se fosse stato girato per il verso giusto e non alla rovescia forse sarebbe stato più comprensibile, oppure e voluto per confondere le idee, bastava disegnare la ferrovia e il tutto sarebbe stato più semplice.
torre velasca
esatto...fa schifo!
ma che cazzo ha (...omissis...)? ma perché dobbiamo plagiare architettura e storia a giustificazione dello sconquasso. Portoghesi, novello matusalemme offre uno squarcio fotografico della cattiva situazione culturale e artistica italiana. Ah, MEdiocre generazione speriamo che (...omissis...) presto senza lascare troppi epigoni nelle facoltà italiane. Studenti di architettura Ribellatevi!
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